Manca pochissimo all’inizio della nuova stagione di Serie A. Si ricomincia con qualche speranza in più da ogni punto di vista. I 1.000 spettatori negli stadi emiliani sono una luce in fondo a quel tunnel dal quale gli italiani, e tutto il mondo, sta cercando di uscire. Certo, è sport, è una partita di calcio, ma è quotidianità, normalità, quella che la vita ci sta restituendo pian piano.
Quella luce e quella speranza, invece, sono lontane per molti tifosi del Napoli, pensando alla nuova stagione che sta per iniziare. Tra le strade della città partenopea si avverte un certo pessimismo in vista i un campionato che vede Juventus e Inter come le principali favorite per il titolo. Fino all’anno scorso, di questi tempi, si sedeva anche il Napoli al tavolo delle pretendenti allo scudetto. Anzi per molti anni ne hanno discusso soltanto gli azzurri e la Juventus. Ad oggi, però, i tifosi partenopei non hanno tante speranze per competere per la vittoria finale.
Sarà stato il mercato? Il Napoli ha perso Allan e Callejon, sta per perdere Milik e potrebbe perdere Koulibaly. Quattro calciatori che sono stati fondamentali, poco meno il polacco, per quella squadra che al tavolo dello scudetto si sedeva sempre e volentieri. Sono arrivati, nel frattempo, Rahmani, Petagna e Osimhen. Già, Osimhen, per il quale continua ad esserci molto scetticismo, nonostante sia stato l’acquisto più costoso della storia azzurra e del calcio africano in generale.
Nel contempo le altre squadre di Serie A si sono mosse bene ma nessuna di queste ha speso così tanto per un solo giocatore. Ci sarebbe da completare il reparto di centrocampo e da rimpiazzare Callejon – difficile già da pensare a come farlo – ma è è probabile che verrà data molta più fiducia a Lozano quest’anno. Di sicuro c’è il rammarico per non aver sfruttato determinate occasioni di mercato (come Boga o Amrabat, più che Veretout) ma fino al 5 ottobre c’è ancora tempo e l’entrate azzurre dipenderanno molto anche dalle uscite (su tutte quelle di Milik e Koulibaly).
Sarà stata l’ultima stagione? I postumi dell’ultima annata del Napoli sono stati smaltiti in quella notte di Roma, quando gli azzurri hanno battuto la Juventus conquistando la Coppa Italia. Ma i tifosi azzurri non riescono ancora a ridare fiducia a questa squadra che fino all’inizio della scorsa stagione, lo ripetiamo, non aveva questo tipo di problema. Anzi, proprio l’entusiasmo tra l’ambiente partenopeo e i calciatori è stato fondamentale per raggiungere determinati obiettivi e calcare particolari palcoscenici.
Eppure, probabilmente, il Napoli è ancora lì, sulla carta, tra le prime quattro/cinque squadre d’Italia. C’è un allenatore grintoso come Rino Gattuso, l’ideale per questa piazza, che ha avuto modo, e la bravura, di recuperare questa squadra dal punto di vista psicologico e di lavorare su tanti aspetti che avevano arrecato problemi nella scorsa stagione. È vero, il Napoli non si siederà quest’anno al tavolo iniziale per lo scudetto ma forse, più degli altri anni, qualche sorpresa al banchetto finale potrebbe esserci e chissà che gli azzurri, invece, non facciano di nuovo sognare i propri tifosi, concedendo almeno quella speranza che in questa città è pane quotidiano.
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GIUSEPPE ANNARUMMA
Articolo modificato 8 Dic 2020 - 16:32