Secondo l’edizione odierna del noto quotidiano Il Mattino, il valzer di punte che ormai era chiaro in Serie A è stato fermato dal partenopeo Arek Milik. O meglio dal braccio di ferro tra il suo manager David Pantak e il patron azzurro Aurelio De Laurentiis. La ricostruzione della vicenda che avrebbe portato alla fumata nera porta a spiegare che Milik e il Napoli non hanno scisso il loro rapporto a causa di alcune pendenze economiche. Praticamente, per 800 mila euro.
Infatti, secondo quanto riferito dalla testata, l’agente Pantak invocava una commissione per aver favorito il trasferimento di Milik dall’Ajax al Napoli nell’estate del 2016. Commissione che il Napoli non ha mai voluto riconoscere al procuratore, argomento su ci la società è sempre stata chiara. Anche questo sarebbe uno dei motivi per cui Milik avrebbe sempre rifiutato le proposte di rinnovo presentate dal club azzurro.
Poi, oltre alla suddetta commissione, anche la pendenza legata al rischio (virtuale, dato che non c’è stato alcun passo formale) di una richiesta di risarcimento per i danni di immagine, legati all’ammutinamento del 5 novembre. Oltre al discorso della stessa multa legata a quell’ammutinamento (da quasi 96 mila euro), che però il Napoli non ha mai richiesto perché i collegi arbitrali non sono mai stati formati. A fronte di tutte queste richieste da parte del calciatore e del suo entourage, sarebbero dunque state chieste le mensilità della stagione 2020/21 che, secondo il Napoli invece, spetterebbero al nuovo club.
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