Quando l’ignoranza supera il buonsenso: Juventus-Napoli, la partita della discordia

JUVENTUS NAPOLI – Siamo in un periodo storico molto complesso, in cui basta una minima disattenzione per ammalarsi con un virus di cui ancora non si ha un vaccino. Ma questo sembra interessare, fino ad un certo punto, alcuni enti italiani, come l’ASL e la FIGC. Il primo vuole rinviare il match tra JuventusNapoli, il secondo no. Le due parti non riescono a trovare un punto di incontro. Niente che non faccia perdere al calcio italiano quel poco di credibilità rimasta, la cui immagine viene irrimediabilmente macchiata.

Juventus-Napoli tra FIGC ed ASL

La Juventus, attraverso i social, ha fatto sapere di essere pronta a scendere in campo seguendo il protocollo della FIGC. Mentre il Napoli è “segregato a casa” propria come richiesto dalle direttive dell’ASL.

Indecisa è anche la tifoseria, che da fuori osserva attentamente lo svolgersi dei fatti. C’è chi parla di scambi di messaggi tra il Presidente Aurelio De Laurentiis e l’amico De Luca (che poi avrebbe influenzato l’Asl). C’è chi vuole far giocare la partita come successo con altri club in cui c’erano dei positivi. E, ovviamente, c’è chi chiede il rinvio.

Possibile focolaio anche per il Napoli

Ma qui si perde di vista un elemento fondamentale: il Genoa è reduce da una partita col Napoli, giocata con l’ufficialità di soli due giocatori rossoblù positivi al COVID. Sono state rispettate le norme della Lega di Serie A (giocare con 13 giocatori negativi al tampone, ndr), nella settimana successiva alla partita nuovi tamponi hanno certificato il contagio di ben 22 persone, tra giocatori e staff.

juventus napoli


Il rischio effettivo è che il Napoli diventi un focolaio. Le due positività di Zielinski ed Elmas forse sono solo l’inizio di una lunga serie che verrà certificata nei giorni a seguire. Giocando questa partita a Torino, il Napoli corre il rischio di infettare i propri avversari, in una reazione a catena spropositata.

La salute viene prima del gioco, ed in molti forse lo hanno dimenticato.

Erika Merolla

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