Ai microfoni de “Il Corriere dello Sport” è intervenuto il legale della SSC Napoli Mattia Grassani per parlare del rinvio della partita Juventus-Napoli. Ecco quanto evidenziato:
Sono stati giorni difficili e non ancora cominciata questa strana partita che vi aspetta: avvocato Grassani, vista l’aria che tira, vi sentite sotto attacco? “Assolutamente no, perché il Napoli ritiene di essere dalla parte della ragione e gran parte della comunità scientifica pare aver compreso le ragioni della scelta del club, orientate al rispetto dell’Autorità Sanitaria Locale e per tutelare la salute dei cittadini. E poi basta leggersi il provvedimento della Asl Napoli, che vieta il viaggio a Torino per motivi di sanità pubblica, per avere un’idea compiuta della vicenda”.
Andare a Torino era proprio impossibile? “Partire avrebbe determinato la commissione di un reato, previsto e punito dall’articolo 650 del codice penale, oltre alla messa in pericolo di una moltitudine di soggetti. Si immagini cosa sarebbe potuto accadere se il Napoli fosse comunque andato a Torino, contro le disposizioni della ASL, e, oggi, fosse emerso un focolaio delle dimensioni simili a quello che, purtroppo, si sviluppato in seno al Genoa”.
Quanto si dovrà attendere ancora, secondo lei, per conoscere la sentenza del giudice sportivo? “Credo qualche giorno in più, vista la complessità della materia. E dunque la prossima settimana sapremo. Il Napoli presenterà in giornata documenti e motivazioni, a cui seguirà la comunicazione alle parti della data della decisione, con possibilità di depositare memorie integrative”.
Teme, ma soprattutto è praticabile, rinvio della gara e comunque una minima penalizzazione? “Il Napoli non accetterà neanche sanzioni minori”.
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