Da sabato scorso, quando è stata disposta la quarantena fiduciaria da parte dell’Asl, provvedimento che ha bloccato il Napoli in Campania e che non ha permesso agli azzurri nemmeno la partenza per Torino e la disputa del match contro la Juventus, i ragazzi di mister Gattuso sono stati chiusi nella loro “bolla” per il contenimento del virus. Azzurri felici di osservarlo ma costernati per i provvedimenti che rischiano di subire per delle regole che altre squadre, allo stesso modo, non hanno rispettato, come recentemente Milan e Juventus nella fattispecie. Infatti, nella sua edizione odierna, La Gazzetta dello Sport ha rimarcato questo punto:
“Quella del Napoli è la prima vera bolla del calcio italiano, considerando che il Milan ha ottenuto di poter tenere la squadra fra casa e Milanello, anche se è complicato spiegare come si collochi la festa di compleanno di Theo Hernandez con numerosi invitati. E considerando che quella della Juve al J-Hotel è stata interrotta da 5 giocatori che hanno raggiunto le rispettive nazionali, oltre a Gigi Buffon. Tutte situazioni che hanno indispettito diversi giocatori del Napoli i quali hanno accettato a malincuore questa clausura che non si sa bene quanto durerà. Almeno una settimana, dipenderà dal doppio tampone negativo”.
Articolo modificato 7 Ott 2020 - 14:35