Arek Milik rompe il silenzio e lascia tantissime dichiarazioni ai microfoni dei colleghi di SportoweFakty. Il 99 polacco ha raccontato le vicende vissute in questa sessione di mercato che non l’ha visto lasciare Napoli ma finire direttamente fuori rosa:
“Il mio destino è stato in gioco fino alle ultimissime ore di mercato. Negli ultimi tempi si è parlato molto di me e vorrei chiarire la mia posizione raccontando anche le cose dal mio punto di vista. Il Napoli non voleva prolungare il mio contratto per altri cinque anni e così mi ha messo davanti ad una scelta, o firmavo o andavo via, ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare una nuova esperienza. C’erano state delle offerte, come ne ho già per l’estate, mentre il mio agente cercava la giusta destinazione però il Coronavirus non mi ha aiutato e ha complicato le cose”.
“Non voglio fare i nomi precisi delle squadre, come si sa, per raggiungere un accordo c’è bisogno di quest’ultimo tra entrambe le squadre e il giocatore in questione. C’era la mia volontà di andar via ma non si sono trovati accordi tra i club e dunque sono rimasto a Napoli. Posso dirvi che avrei dovuto continuare a giocare in Italia”.
“Soldi? Se il mio destino fosse deciso solo in base alle questioni finanziarie avrei prolungato con il Napoli, ho ricevuto un’ottima offerta. La carriera di un atleta è corta, io ho 26 anni e voglio confrontarmi anche con nuove esperienze, sono una persona che segue il suo istinto”.
“Non c’è mai stata ostilità tra me e la società azzurra, rispetto Napoli, sono qui da quattro anni e come ci sono stati momenti negativi e prestazioni opache ce ne sono stati altrettanti positivi e con ottime partite giocate. I giornalisti italiani vogliono aggiungere sempre un dramma alle questioni ma tutti possono dire ciò che vogliono ma non sono tutte cose sempre corrette”.
“Guerra tra me e il Napoli? Capisco che i tifosi potevano prendersela quando leggevano determinate notizie su di me ma da parte mia non c’è mai stato nulla simile a una guerra con la squadra. Spero che dopo questa intervista i tifosi possano capire tante cose che non sapevano”.
“Fin dall’inizio avrei voluto chiudere la mia avventura napoletana in armonia, il Napoli però non comunicava con gli altri club interessati a me e finire da parte non credo sia una bella cosa. De Laurentiis? Il presidente ha le sue idee e dubito si faccia influenzare da quello che legge dai media”.
“Mi aspettavo l’esclusione dalla Serie A e dall’Europa League, anche questo però l’ho saputo dai mezzi di informazione. La comunicazione del club anche sotto questo punto di vista non è stata delle migliori, ci sono tanti altri giocatori in rosa che non hanno rinnovato ma la situazione attorno a loro è tranquillissima. Con me invece non è stato così nonostante abbia sempre dato il 100% e sia stato il goleador della squadra nelle ultime due stagioni”.
“Sono pronto a parlare con De Laurentiis e Gattuso al mio ritorno, non avrò rimpianti, soffrirò un po’ ma alla fine andrò avanti. Fisicamente mi sento bene, prima della partita con la Finlandia le critiche ricevute erano già alle spalle. Alcune situazioni sfuggono dalle mani, non è bello che la mia ragazza legga offese su di me ogni giorno dai social”.
“Quando i tifosi del Napoli mi incontravano mi chiedevano dove sarei finito, con chi avrei giocato il prossimo anno, tutto questo sempre con molta tranquillità. Spesso le notizie vengono tradotte male tra Italia e Polonia, la gente legge qualsiasi cosa ci crede e si fa condizionare da tutto il resto. Il mio mancato trasferimento non è mai dipeso dall’ammutinamento post Salisburgo”.
“La mia forma fisica non ne risentirà molto nei prossimi tre mesi, per fortuna continuo ad allenarmi per bene. Rigore decisivo contro la Juve? Ero carico di adrenalina, non vedo l’ora di tornare a giocare dinanzi ai tifosi”.
Articolo modificato 13 Ott 2020 - 09:17