Dopo aver perso per 1-0 contro l’AZ Alkmaar in Europa League il Napoli ha battuto di misura il Benevento al Vigorito, 2-1. Una vittoria sofferta ma meritata per gli azzurri che hanno intravisto i fantasmi di giovedì scorso dopo il vantaggio di Roberto Insigne. E soprattutto dopo i vari tentativi che nel finale di primo tempo hanno visto il pallone infrangersi contro un muro immaginario piazzato davanti alla porta sannita. E così è iniziata anche la ripresa, almeno fino al gol dell’altro Insigne, Lorenzo. Peccato che è stato annullato, il primo, e in tanti avranno pensato: “Oggi non vuole proprio entrare, non ne va bene una”.
Eppure, forti dell’esperienza in Europa League contro l’AZ, il Napoli non ha voluto lasciare niente al caso e ha continuato a spingere per portare a casa i 3 punti. Prima il pari con un gol fantascientifico di Lorenzo Insigne e poi il primo centro in azzurro di Andrea Petagna su assist di Politano. Ecco, quello che il Napoli non era riuscito a fare giovedì a Benevento è stato fatto. “Non tutti i mali vengono per nuocere” dice un vecchio detto ed è stato proprio così per gli azzurri. Perché la sconfitta di Europa League ha lasciato dei segni e delle cicatrici che hanno permesso agli azzurri di crederci fino in fondo e di vincere la partita di ieri.
E forse ne aveva bisogno questo Napoli, di quella sconfitta si intende. Perché la gara con l’AZ è stata sottovalutata per diversi aspetti e gli azzurri sono scesi in campo col petto troppo gonfio ancora dopo le 4 reti rifilate all’Atalanta in soli 45′ minuti. In questo caso si può anche dire “non tutte le sconfitte vengono per nuocere” e il Napoli l’ha capito.
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