Ciro Ferrara, ex calciatore di Napoli e Juventus, ha pubblicato un libro, “Ho visto Diego e dico ‘o vero” (Cairo Editore) in occasione dei 60 anni di Maradona. Ne ha parlato oggi in diretta a Radio Crc nel corso di “Il Sogno Nel Cuore”.
“Ci sono dei passaggi nel libro davvero emozionanti, Diego ha sempre sentito il legame con i suoi compagni nel Napoli. Il legame tra noi e il nostro capitano era molto forte. Il rammarico è non aver aiutato Diego nel momento di necessità, perché presi dalle nostre carriere. Il nostro capitano è rimasto un idolo. Non ha mai fatto male a nessuno, soltanto a lui stesso. E’ caduto nella droga, ma ne è uscito da solo. Quando mi ritrovai in ritiro con lui, l’unico svolto da Maradona nei sette anni di Napoli, i miei familiari chiedevano di raccogliere autografi di Diego, a cui io davo del lei. Una volta Diego mi disse: ‘Basta darmi del lei, hai rotto le scatole. Inoltre, hai dimenticato la penna’. Con quei gesti voleva permettere anche a noi, ragazzi provenienti dalle giovanili, di sentirsi protagonisti in tutto. Nessuno sarà mai come lui. Siamo legati da una profonda amicizia. La mia partita d’addio passò come il ritorno di Maradona a Napoli dopo 14 anni. Ero contento lo stesso, perché contribuii a confezionare un grande regalo alla mia città”.
“Quando Gattuso venne ingaggiato dal Napoli gli feci un in bocca al lupo e gli dissi di contattarmi per qualsiasi cosa avesse avuto bisogno. Nessun consiglio, perché Gattuso è subito entrato in sintonia con la città e con la squadra. A dimostrazione di ciò ci sono state le momentanee esclusioni di diversi calciatori importanti, che poi hanno avuto modo di dimostrare il proprio valore dopo aver capito in che cosa sbagliassero. Mi riferisco a Lozano, ma anche ad Allan. Rino ti dà sempre una seconda occasione. Non credo, la terza, però…”.
“Al sorteggio pensavo di essere stato clemente nei confronti del Napoli. Io credo che il girone di Europa League resti abbordabile. Il Napoli è una realtà del calcio italiano ed europeo. Non dimentichiamo che anni fa non superò un girone di Champions League nonostante la conquista di 12 punti in classifica. Io credo che il Napoli abbia ancora la possibilità di superare il turno in Europa League”.
“Il discorso sul caso Juventus-Napoli è lungo, ma figlio di rapporti incrinati in Lega. Sarà la giustizia sportiva a dire chi ha ragione e chi ha torto”.
“Il Napoli è attrezzato per lottare sino alla fine. Rino sa che bisognerà gestire gli eccessi di cui vive Napoli sia quando le cose vanno bene sia in presenza di mancanza di risultati. Però dico che è ancora la Juventus la squadra da battere. A me pare che la rosa della Juve sia ancora attrezzata meglio delle altre per vincere il campionato. Chi riuscirà a spezzare l’egemonia della Juve, quest’anno o in futuro, avrà compiuto un miracolo ed entrerà di diritto nella storia del calcio italiano”.
Articolo modificato 28 Ott 2020 - 15:43