Gennaro Gattuso, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa dopo la partita vinta contro la Real Sociedad, 1-0, nella seconda giornata di Europa League.
L’allenatore ha analizzato l’incontro ed è soddisfatto per quanto fatto dai tuoi calciatori:
“Vittoria dedicata a Maradona? Domani fa 60 anni il grandissimo Diego Armando Maradona, tanti auguri da parte mia, della società e della squadra. È stata una partita difficile, lo sapevamo, la Real Sociedad è una squadra molto forte, era una partita di Champions League, no di Europa League, tanta roba a livello di mentalità, potevamo fare meglio ma bravi anche loro che hanno cambiato delle cose in pressione rispetto al campionato. Complimenti alla squadra, che partita!.
La vittoria dei nervi e della mentalità? Alleno una squadra forte, oggi non faccio i complimenti solo a Politano o Koulibaly, ma anche Lobotka che ce l’ha messa tutta, Demme, Maksimovic, chi ha avuto meno spazio, è un segnale importante per noi. Qualsiasi cosa proponiamo con lo staff, loro stanno sul pezzo e pedalano, c’è grande serietà, non è un caso. Abbiamo ancora margini di miglioramento a livello tecnico.
Lobotka? Ha giocato nel ruolo di Mertens, seppur con caratteristiche diverse, per non far giocare il loro vertice basso, poi abbiamo cambiato qualcosa perché non pressavamo in maniera corretta ma ha giocato da mezza punta per avere più equilibrio. Insigne? Domani lo valutiamo, sembra meno grave rispetto all’altro infortunio, non ha sentito fitte.
Vittoria storica? Siamo contenti, c’era e c’è rispetto per loro, una squadra che gioca molto bene, l’abbiamo visto anche oggi che difficoltà ci ha creato, ma ora testa al Sassuolo, ci sono ancora 12 punti a disposizione nel girone. Sapevamo che non era facile, siamo stati fortunati sull’assenza del pubblico, vi assicuro che pieno questo stadio si fa sentire.
Pressing per non farli giocare sugli esterni? No, noi abbiamo cercato di farli andare sugli esterni e non dentro, senza pressione offensiva abbiamo preferito mandarli fuori perché dentro nelle imbucate nei primi 25′ andavamo 4 vs 4 o 3 vs 3, la squadra ha chiuso gli spazi centrali e li ha mandati fuori”.
Superlega europea? Pensiamo prima a battere il virus, ci ha messo in ginocchio in ogni aspetto, poi per me non c’è cosa più bella dei campionati nazionali, poi non so cosa s’inventeranno. La storia non si cancella, si può cambiare qualcosa ma i campionati sono belli… lunga vita ai campionati”.