Torrone indigesto per il Napoli, che nel giorno di Ognissanti cade in casa per 0-2 al cospetto di un ottimo Sassuolo. La squadra di De Zerbi tiene vivo il ricordo di Halloween, facendo vedere streghe, fantasmi e mostri di ogni genere a Gattuso e ai suoi. A vestirne i panni stavolta sono Locatelli e Maxime Lopez, che spaventano a dovere il Napoli. I neroverdi mettono in mostra tutte le capacità che una squadra sfrontata deve avere. Qualità di palleggio, manovra ricercata, verticalizzazioni immediate e attaccanti veloci e capaci di affettare la difesa avversaria.
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LO “SCHERZETTO” DEL SASSUOLO: POSSESSO PALLA COME ARMA DI DIFESA
Rendimento ancora troppo ondivago, quello degli azzurri, che purtroppo confermano come il K.O. di coppa con l’AZ Alkmaar non sia stato un caso isolato. Meriti al Sassuolo, che ha giocato a visto aperto, difendendosi in maniera diversa rispetto al pullman messo davanti alla porta dagli olandesi.
Qual è stata la tattica, o meglio lo “scherzetto“, di difesa degli emiliani? Il possesso palla. E le percentuali lo dicono chiaramente: 44-56% il dato di fine partita. Addirittura 40-60% nel primo tempo. Ecco perché il Napoli non è riuscito a sfondare il muro eretto dal Sassuolo: il pallone ce l’hanno avuto di più gli avversari.
IL “DOLCETTO” INDIGESTO DEL NAPOLI: 18 TIRI, 4 OCCASIONI CLAMOROSE, MA ZERO GOL
Alla capacità di palleggio e di nascondere il pallone del Sassuolo va poi aggiunta la giornata no degli attaccanti di Gattuso. Troppo “zuccherate” le conclusioni conclusioni dei partenopei. Dolci sotto porta, lì dove invece occorre essere cattivi. E il conto dei tiri in porta è netto: 18 le conclusioni verso la porta di Consigli, 8 quelle verso la porta di Ospina. Eppure, escluse le due reti, non si ricordano clamorose occasioni per gli ospiti. Questo a differenza del Napoli, che nel primo tempo spreca un’opportunità unica con Osimhen, lento e poco cinico a sfruttare un errore di Consigli. Sempre il nigeriano spara alto da ottima posizione dal limite dell’area e sbaglia anche ad inizio ripresa quando di testa anticipa il portiere del Sassuolo ma incredibilmente manda alto.
Polveri bagnate anche per Mertens, che sciupa un’occasione non da lui, mandando a lato con il destro un assist al bacio di Politano. Al termine del match saranno 8 le conclusioni fallite da Osimhen (3 limpide) e 4 dal belga (1 nettissima). E se le bocche da fuoco del Napoli restano all’asciutto, pur producendo tanto, vien da sé che il verdetto del match non può che essere quello che il terreno del San Paolo ha emesso.
MORE TREATS, LESS TRICKS
Nulla è comunque perduto. Gli azzurri hanno tutte lo possibilità per rimontare questo primo passo falso in campionato (commesso almeno sul campo). Gli elementi su cui migliorare e lavorare ci sono. Il consiglio, semmai, è quello di evitare di subire ulteriori scherzetti. E magari addentare e non buttare via i dolcetti, quelli buoni. Come quello scartato da Osimhen che avrebbe, di certo, cambiato la storia di questo Napoli-Sassuolo.
Pasquale Giacometti
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