A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto il dottor Giuseppe Ruocco, Segretario Generale del Ministero della Salute e membro del CTS, ecco quanto dichiarato:
“Sono salernitano e tifoso della Juve, ma simpatizzante della Salernitana. Questione Lazio? Unico laboratorio sarebbe impossibile: si sta lavorando a livello europeo per una lista di test che possano essere riconosciuti tra un paese ed un altro. È sempre difficile: ma, dopo un inizio arrancante, si stanno facendo passi in avanti molto importanti dai vaccini alle strategie dei test. Io sono ottimista: facciamo 1.2 milioni di test a settimana”.
Poi, aggiunge: “Gene N? Sono questioni ancora sub iudice, abbiamo variazione del coronavirus e varianti minori che non hanno dimostrato aggressività. C’è un gruppo sanguigno che sembrerebbe più soggetto alla malattia: sono studi accademici che necessitano approfondimento. Carica virale? Prima non c’era screening, prima non si sapeva nulla e si diceva che difficilmente sarebbe stato infettante, ma poi abbiamo scoperto che ci sono, ad esempio, grandi diffusori”.
“Questione Lazio? Il calcio deve continuare con il protocollo dopo che abbiamo messo in chiaro i vari passaggi. Temo, da medico, le uscite delle coppe ed in particolare delle Nazionali. Gli spostamenti non facilitano il controllo della situazione: più ci si muove più si rischia e le Nazionali mischiano giocatori che arrivano da tantissimi paesi”.
Inoltre, riguardo la questione Covid in Campania: “Campania zona arancione? Dobbiamo aspettare gli ultimi dati, ma spero che le misure adottate già prima della classificazione ad area gialla possano aiutare a mantenere questo status. Lettura dei tamponi? Non ci sono regole differenziate: abbiamo avuto una riunione del G7 e le interpretazioni quantitative non cambiano”.
Articolo modificato 7 Nov 2020 - 23:29