Pareggio che fa morale per il Napoli Femminile che impatta per 0-0 nella settima giornata di Serie A contro il San Marino in trasferta. Le azzurre, falcidiate da 6 assenze causa Covid, tengono bene il campo, ma non hanno il guizzo vincente per portare a casa l’intera posta in palio.
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Napoli Femminile, pareggio per 0-0 con il San Marino: il racconto del match
Molto positiva la prova di Eleonora Goldoni, che rincorre tutte le avversarie in campo, si abbassa per creare gioco, scatta in profondità e da la carica alle compagne. La dimostrazione che non si tratta soltanto di colpo di immagine, ma che in lei il Napoli ha visto un leader al quale aggrapparsi in questa stagione per centrare la salvezza.
Goldoni leader, Perez provvidenziale: rigore parato
La gara vive di due sussulti in particolare. Il primo al 42′ quando capitan Di Criscio sbaglia un anticipo (unico errore della sua partita, ndr) su Manin che si invola verso la porta. L’attaccante di San Marino a tu per tu con Perez si lascia ipnotizzare dal portiere colombiano del Napoli. Sulla ribattuta diventa protagonista l’arbitro, che fischia un rigore assolutamente inesistente per fallo della stessa Perez (che mette le mani sul pallone, ndr) su Manin. Dal dischetto si presenta Di Luzio, ma è ancora straordinaria Perez a sventare il penalty buttandosi alla sua sinistra.
Nella ripresa due le occasioni per il Napoli. Prima Goldoni anticipa il portiere in uscita con un guizzo, la porta è sguarnita ma la posizione è troppo defilata per provare la battuta a rete: quindi crossa al centro per Papadinova (in leggero ritardo, ndr) sul quale si salva la difesa di San Marino togliendo il pallone dalla linea di porta. Al 75′ è Jansen a provare il colpo da tre punti: destro terrificante dai 30 metri e palla che si stampa sulla traversa a portiere battuto. I cambi non sovvertono le sorti dell’incontro e il match si spegne senza ulteriori occasioni.
Primo punto in classifica per il Napoli (sarebbero 2 se non fosse per il match perso a tavolino contro l’Inter) che risolleva il morale delle azzurre. La strada per la salvezza è però ancora lunga.