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Bianchi: “Diego non avrebbe mai accettato i meriti delle vittorie, avrebbe detto di aver avuto compagni eccezionali. Era più di un fuoriclasse”

Ottavio Bianchi ha voluto dedicare, ai microfoni di Sky Sport, il suo personale ricordo di Diego Armando Maradona. Di seguito, le sue parole, evidenziate dalla nostra redazione:

“Il primo nostro incontro non è stato molto positivo perché avevano fatto un tappeto rosso gli amici giornalisti di Napoli facendo una dichiarazione, dicendo che io odiavo gli argentini. Con Diego una cosa del genere , dato l’emozionalista che era, non è stato un buon inizio. Poi dopo ci siamo conosciuti e non dovevo giustificare una cosa che non avevo detto però non è stato facile. Voi avete detto che Maradona ha vinto da solo con l’Argentina e qui a Napoli, lui non avrebbe accettato una cosa del genere, avrebbe detto di aver avuto dei compagni eccezionali e in più c’ero io, questo era Diego.

Per essere a quei livelli bisogna avere tutte le caratteristiche che contraddistinguono il fuoriclasse che sono: qualità tecnica, qualità fisica e qualità tattiche e lui aveva un fisico eccezionale, anche la flessibilità articolare, quando faceva gli esercizi a corpo libero era di una agilità spaventosa e poi era coraggioso, altruista. Maradona non l’ho mai sentito una volta in allenamento criticare un compagno perché aveva sbagliato, tanto meno in partita. Tanti si credevano Maradona e li sentivo insultare un compagno per uno sbaglio. Ecco perché la grandezza di Maradona al di là di quello che si dice è proprio questa sua capacità di essere disponibile con gli altri anche in gesti che per lui erano normali.

Veniva buio e dicevo adesso basta, lui pur di non andare dentro andava in porta e faceva i numeri in porta, era un appassionato, faceva rovesciate nel fango, di tutto e di più. Con la palla era irrefrenabile e molto dedito ai particolari. Diego è avvicinabile ad Ali, ad Elvis Presley, John Lennon, tutti questi personaggi che avevano quel qualcosa in più del fuoriclasse“.

Articolo modificato 26 Nov 2020 - 16:14

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Scritto da
Matteo Grassi