Botta e risposta a Tiki Taka tra Giampiero Mughini e Raffaele Auriemma. Il motivo del contendere è la scomparsa di Diego Armando Maradona. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
Auriemma
“Sinceramente sono indignato perché mi sarei aspettato solidarietà nei confronti di chi ha ricevuto parecchie condanne penali. Maradona è un grandissimo esempio per i giovani che vogliono fare i calciatori. Anche io sono stato ispirato da lui e non per questo sono un drogato. Mi meraviglio di come Sallusti non si sia limitato a giudicare il calciatore. Voglio chiedere a Sallusti come si comporterebbe se venisse giudicato per i suoi processi e non per come dirige i giornali“
Mughini
“L’autodistruzione è una delle giocate che gli è riuscita meglio. Indiscutibile l’umanità e le giocate di Maradona, quando però si racconta un tale protagonista letterario in un contesto di beatificazione grottesco. Non voglio sentire puttanate, miserabili e pezzenti quelli che mi hanno insultato! Come si fa a non dire della droga, mancano solo i miracoli. Conti ha fatto benissimo ad inginocchiarsi, tutto meraviglioso davanti a questo grande artista ma bisogna analizzare tutta la figura. Mi hanno chiamato dopo cinque minuti per scrivere di Maradona, io non l’ho assaporato come chi ha avuto il piacere di vederlo al Napoli. Io ho capito cosa erano gli assalti di Maradona contro le squadre e quindi capisco il bisogno di placarsi con uno strumento“.
Auriemma
“Io ho letto le frasi di Mughini in questi giorni e mi provocano il disgusto. Mentre la salma di Maradona era ancora calda, io non ti chiedo di chiedere scusa ma almeno protesti tacere perché non sei stato in rado di rispettare il più grande calciatore della storia dopo morto. Hai dato la sensazione di non veder l’ora di accanirti sul suo cadavere sfatto. Nemmeno in questa circostanza luttuosa ti sei limitato ad un giudizio sulla persona. I napoletani ti apostrofano come meriti quando ti incontrano“.
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