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Interviste

De Laurentiis: “Non vorrei dare del pirla a Pirlo, ma sulla sentenza non deve rispondere lui!”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato interessanti dichiarazioni ai microfoni di Radio Capital, toccando vari argomenti, tra cui non manca una frecciatina ad Andrea Pirlo. Il tecnico della Juventus pochi giorni fa aveva commentato la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni che aveva accolto il ricorso del Napoli contro il 3-0 a tavolino e il punto di penalità dato ai partenopei. Ecco quanto evidenziato:

“Nessun politico ha mai capito, fin dagli anni ’70, che la nostra forza era nel made in Italy. Nessuno era in grado di competere con noi sotto il punto di vista agroalimentare e non solo. Avevamo un grande vantaggio, siamo il top su tutto quello che è bello. Non a caso siamo chiamati il Belpaese.

SINDACO DI NAPOLI

Roberto Fico nuovo sindaco a Napoli? Lo conosco ed è una persona di tutto rispetto. Ritengo sarebbe un ottimo sindaco. Ma tutto è sbagliato: se sei un sindaco di una grande città devi essere super pagato. Non puoi amministrare una grande città come Napoli o Roma per 4.700 euro al mese. Perché o sei un pazzo oppure uno che ruba. Ci vuole un super manager. La Raggi a Roma? Un disastro. Ha elogiato Milano, che per carità è una grandissima città, ma noi al sud non abbiamo nulla da invidiare a nessuno.

SENTENZA CONI, DE LAURENTIIS RISPONDE A PIRLO

La risposta di Pirlo sulla sentenza? Io dico innanzitutto che Pirlo debba fare l’allenatore e basta. Certe cose le lasci alla società e agli uomini della comunicazione della sua società. Parliamo di una sentenza che ha dovuto tener conto di una serie di componenti del momento. Lui non sa tante cose, tante leggi. Non le deve nemmeno saperle, non è il suo ruolo. Non voglio prendermela con Pirlo dandogli del pirla, ma certe cose non competono a lui.

Telefonate post sentenza? Solo telefonate di grande solidarietà. Qui non si trattava di vincere o perdere, si trattava di ribaltare una decisione sbagliata della Federcalcio. Non abbiamo avuto grandi adesioni. Sono un estimatore di Mario Draghi, lui mi ha chiamato per farmi gli auguri e abbiamo parlato anche della sentenza e dell’equità. E per cambiare qualcosa non possiamo pensare che al voto ci vadano il 40% degli aventi diritto al voto. A me farebbe piacere se Radio Capital potesse aprirsi anche un po’ al calcio, che è lo sport più popolare al mondo”.

Articolo modificato 25 Dic 2020 - 19:25

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Scritto da
redazione