Secondo il quotidiano La Verità, Andrea Agnelli starebbe pensando di lasciare la sua posizione ai vertici della Juventus per andare in Ferrari. Il presidente bianconero avrebbe chiesto esplicitamente a John Elkann la poltrona di amministratore delegato della Ferrari e sarebbe pronto a sacrificare la sua posizione societaria.
Quest’ultimo ultimamente appare molto seccato per la continue cadute di stile della società juventina: l’esame-farsa di Suarez, le ripetute bestemmie in diretta tv di Buffon, gli atteggiamenti strafottenti di Nedved ed il potere assoluto dell’uomo-ombra Claudio Albanese. Ultima ma non meno importante è la polemica con il Napoli.
Al momento la situazione sembrerebbe in stallo, la società torinese ha un bilancio in rosso per circa 600 milioni. Si legge sul quotidiano:
“Andrea Agnelli non si accontenta di fare già parte del cda di Exor e di Fca, e nemmeno del nuovo prestigioso incarico che il cugino gli ha magnanimamente concesso alla fine di settembre inserendolo tra i cinque membri di Exor per il board di Stellantis, la società nata dalla fusione Psa-Fca”.
“Andrea Agnelli – si continua a leggere – sarebbe perfino disposto a lasciare la Juventus perché i nodi stanno venendo al pettine. Sia quelli tecnici, con i problemi legati ad Andrea Pirlo e ai risultati che non arrivano, sia soprattutto quelli legati ai costi. Infatti la prossima semestrale della Juve potrebbe certificare un debito lordo gigantesco da 600 milioni, che metterà Jaki davanti a un bivio: far entrare un grosso fondo straniero, come nel caso del Milan, o costringerlo ad aprire ancora una volta il portafogli iniettando centinaia di milioni nella società. Per evitarlo, un primo passo sembra inevitabile: non rinnovare il contratto in scadenza di Cristiano Ronaldo. L’operazione si può «mascherare» in vari modi, ma ovviamente Jaki non vuole assumersi una responsabilità diretta e vuole lasciare il cugino come bersaglio dei tifosi. Jonh Elkann è molto seccato per le continue cadute di stile della Juve: l’esame-farsa di Luis Suarez a Perugia, le ripetute bestemmie in diretta tv di Gianluigi Buffon (cui Andrea avrebbe affidato compiti di intelligence nello spogliatoio, prima con Sarri e ora con Pirlo), le polemiche col Napoli, gli atteggiamenti strafottenti di Pavel Nedved, il potere assoluto dell’ormai incontenibile uomo-ombra Claudio Albanese”.
Articolo modificato 30 Dic 2020 - 16:58