Alzi la mano chi non ha mai fatto una ca…volata. Certo, quando si è un professionista – per giunta profumatamente pagati – bisognerebbe essere scrupolosi anche nei comportamenti. E va detto: Osimhen, stando a quanto emerso fin qui, non lo è stato.
L’attaccante del Napoli è stato immortalato in alcuni video mentre si diverte ad una festa (riconducibile al suo compleanno del 29 dicembre, ndr) con tutti i presenti senza mascherine e senza rispettare le norme anti-Covid. Resta da capire a quando risalgano con certezza determinate immagini. Anche se alcune maglie di questa stagione, che si intravedono nei video, lasciano pensare che siano abbastanza recenti. La faccenda fa arrabbiare anche di più a causa della positività al Covid-19 accertata dello stesso Osimhen. Ciò costringerà l’attaccante a restare lontano dai campi di gioco, presumibilmente, per altro tempo. Grave perdita per il Napoli, che già dall’8 novembre ha dovuto fare a meno del suo attaccante più importante. L’investimento più caro della storia del club.
Questo post in breve
OSIMHEN VA MULTATO
Il ciclo di gare che aspetta gli azzurri è durissimo: 7 match in 21 giorni, tra cui anche l’assegnazione della Supercoppa Italiana nella sfida contro la Juventus. A Gattuso sarebbe servito tutto l’organico a disposizione proprio per dare un’accelerata in campionato e ridurre il gap con chi è avanti in classifica. Soprattutto in attacco gli uomini sono contati e il ritorno di Osimhen era attesissimo. Il nigeriano non ha giustificazioni: qualora la festa risalisse agli scorsi giorni dovrà essere pesantemente multato. Concedersi una leggerezza simile, in un momento del genere, dove anche durante le festività natalizie tutto il mondo ha dovuto rispettare norme di sicurezza, è inaccettabile. La società deve mostrare il pugno duro, come è giusto che sia. Detto ciò, la gogna a cui stiamo assistendo in queste ore e la crocifissione mediatica del calciatore devono terminare qui.
CRITICHE ECCESSIVE
Sui social, ma anche da qualche addetto ai lavori, se ne stanno sentendo troppe. Paragoni con “bad boys” eccellenti, che in carriera hanno fatto parlare più per le imprese da gossip che per quanto fatto in campo. Richieste di esclusione dalla rosa fino al termine della stagione o addirittura c’è chi ne sta invocando la cessione. Attendiamo chi ne chiederà l’esilio dal Paese o la condanna all’ergastolo. Troppo, davvero. Anche le critiche devono essere fatte con raziocinio. Pure dagli stessi tifosi che troppo spesso hanno l’assurda capacità di accanirsi contro i calciatori e simboli della propria squadra, anziché aiutare e supportare in un momento di difficoltà (il nome Insigne ricorda qualcosa?, ndr).
Si dimentica troppo velocemente che anche i calciatori, per quanto possano essere pagati, restano ragazzi. Osimhen è un giovane di appena 22 anni venuto dal nulla. Dalla sofferenza. Dalla fame e dal lavoro. Che quindi sa bene cosa sia l’umiltà. Ma a volte la gioventù e l’inesperienza possono giocare brutti scherzi. Chi lo conosce sa che si tratta di un bravo ragazzo, che però ha commesso un eccesso. Così come di cattivo gusto è stata vedere la scena dei soldi lanciati via. Poco piacevole in un momento di difficoltà economica generale.
MULTATELO, NON CONDANNATELO
Ma senza cadere in ulteriori moralismi, Osimhen non va condannato. Qualora avesse sbagliato, pagherà. Dopodiché dovrà essere perdonato e aiutato nel suo processo di crescita, anche dai tifosi. E ciò non contempla essere pronti a puntargli il dito contro al primo errore in campo, ricordando ogni volta questo evento. Lo stesso Gattuso – conoscendolo – riprenderà in maniera molto dura il suo attaccante. Quello di Victor è un errore che tutti possono commettere, soprattutto in gioventù. Crescere, in fondo, è anche capire lo sbaglio commesso e lavorare affinché non ricapiti. E un errore, nella nostra vita, lo abbiamo di certo commesso tutti.
Pasquale Giacometti