Alvino tuona: “I difensori del Napoli? Mummie alessandrine! Le assenze non sono un alibi, serve esame di coscienza”

Carlo Alvino, noto giornalista, ha criticato la brutta prestazione del Napoli contro lo Spezia, nel corso del suo intervento odierno sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli. Questo quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Era un’occasione troppo ghiotta, la mancata maturità è problema serio e sul quale gli allenatori non riescono ad andare avanti. Queste sono scoppole e ferite difficili da rimarginare. Nel momento opportuno del campionato, quando ci si aspetta la spallata e il colpo di coda, ecco la ferita inattesa, con tanto di sale sulla ferita stessa. Resto comunque fiducioso, perché il Napoli ha una rosa vasta ed altamente competitiva: l’ho detto quando l’abbiamo creata e non lo rimangio certo adesso”.

La rosa può essere inferiore a quella di Juve ed Inter, ma ho difficoltà a trovarne una terza più forte. Per questo, lo ribadisco, resto fiducioso. Il problema del Napoli è evidente: la squadra è incapace di dare continuità alle proprie prestazioni. Gattuso ci deve lavorare, e deve lavorarci anche la società, chiamata ad un lavoro importante: deve far capire ai giocatori di dover restare sempre sul pezzo, 7 giorni su 7. I calciatori stessi sono chiamati ad un esame di coscienza. Non si può fare appello all’alibi delle assenze: contro avversari come Torino e Spezia devi vincere a prescindere da Dries Mertens, Victor Osimhen e Kalidou Koulibaly”.

“In partite come quella di ieri, quando sei in vantaggio per uno a zero, la palla la devi nascondere: devi tirare fuori il triplo della cazzimma. Il calcio di rigore assegnato allo Spezia? Quel è stato assolutamente inutile: hai un avversario girato di spalle, perché mai ci vai in quel modo? Non ho capito nemmeno il comportamento della retroguardia in occasione della seconda rete della formazione bianconera”.

Sull’ultimo gol, tre difensori del Napoli sono restati a guardare e si sono fatti battere da un solo calciatore dello Spezia. Faccio appello all’intelligenza: io, persino da casa, ho capito subito che quel pallone sarebbe finito sul palo, lo si vedeva chiaramente. Quando capisci che la palla sta finendo sul palo, devi intervenire. Cosa fate lì fermi, le belle statuine? Le mummie alessandrine, le mummie alessandrine! Meglio che mi calmo: ho il picco pressorio a 250″.

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