L’allenatore del Napoli, Rino Gattuso, ha parlato in conferenza stampa al termine della gara di Coppa Italia con l’Empoli. L’occasione è stata utile per tornare sulla questione legata ad alcune accuse lanciate contro una parte della stampa locale al termine della partita con l’Udinese. Ecco quanto evidenziato:
“Questione dei telefoni? Grazie per questa domanda. Ho sbagliato anche io ad esprimermi. Io ho detto che non dovevano leggere, ma per non farsi influenzare, come Fabian ed altri che vengono contestati. Come quando giocavo, a volte preferivo non leggere nulla, quello era il mio sfogo, di non stare dietro alle chiacchiere perchè ci sono momenti in cui vieni massacrato.
Parlando di cazzate non ho usato un linguaggio perfetto, ma non ce l’avevo con chi mi ha risposto. Ce l’ho con chi ha detto falsità in questo mese, che volevo dimettermi, che sono malato, c’è qualche ex direttore che dice non devo allenare perché prendo cortisone e tante cattiverie. A me piace essere giudicato, non mi sono mai piaciute le falsità, poi divento maleducato, scorbutico, lo sono stato e mi scuso, ma non ce l’avevo con quei 2-3 che mi hanno risposto. Posso essere scarso o bravo, ognuno può giudicarmi, ma non dire falsità per divertirsi sulla mia testa”.