Niente spostamenti tra regioni almeno fino al 15 febbraio, ma arriva la zona bianca. Sono queste le principali novità introdotte dal Decreto Legge approvato dal Governo, che tra le altre cose proroga lo stato di emergenza al 30 aprile 2021. La regola base è che resta in piedi il sistema di divisione a colori, la cui ripartizione sarà valutata nella giornata di domani: rispetto al passato, i criteri saranno più semplici e automatici. A tal proposito, quasi certa la zona rossa per la Lombardia, ma rischiano anche Emilia Romagna e Sicilia. Nove regioni rischiano la zona arancione: si tratta di Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Liguria, Puglia, Umbria, Marche, Piemonte, nonché delle province autonome di Trento e Bolzano. Ma vediamo cosa cambia in generale con le nuove regole.
Dal 16 gennaio al 5 marzo avanti con le aree a colori. Resta in piedi il coprifuoco, dalle 22 alle 5. Resta in vigore il sistema della divisione per fasce di colore, ma rispetto al periodo pre-natalizio rimane valida anche la regola per la quale sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Lo spostamento potrà avvenire però soltanto all’interno della stessa Regione, in zona gialla, e all’interno dello stesso Comune, in zona arancione e rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti (resta valido lo spostamento da questi Comuni nell’ambito di 30 km ma non verso i capoluoghi di provincia).
Fino al 15 febbraio no agli spostamenti tra Regioni. Come si diceva, è una novità rispetto alle regole generali che trovate al link precedente. Rispetto al passato, per il prossimo mese non sarà infatti consentito uscire dalla propria Regione, neanche se in zona gialla, se non per le consuete motivazioni legate a salute, necessità o lavoro. Sempre possibile il rientro verso il proprio domicilio, residenza o abitazione. Ma vietato anche il trasferimento verso le seconde case fuori Regione.
Arriva l’area bianca. Ma al momento non vi sarà nessuna Regione: riguarderà infatti i territori con un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area bianca non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con DPCM, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico.