Rodrigo De Paul può davvero finire al Napoli? Stando a quanto si legge sul quotidiano Il Mattino, è possibile. Non è un segreto che ciclicamente da anni il nome dell’argentino venga accostato agli azzurri, né che il Napoli un pensierino ce l’abbia davvero fatto. Secondo quanto scrive la Rosea, ci sarebbero diverse big pronte ad assicurarsi già da gennaio De Paul, ormai capitano dell’Udinese, da cui però si separerebbe volentieri per mete più ambite.
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C’è l’Inter in pole position, che ormai lo corteggia da diversi mesi e che è la squadra che più si è avvicinata all’acquisto. Juventus, Milan e Napoli all’inseguimento. Finora De Paul s’è distinto per un ottimo avvio di stagione, in cui ha già messo a referto due goal, un assist e tante prestazioni di qualità. Finalmente è diventato un leader anche emotivo e non solo tecnico. Il Napoli, dicevamo, c’è, resiste, anche perché uno come lui, in un virtuale 4-2-3-1 ben definito, servirebbe come il pane. Trequartista puro e all’occorrenza mezzala, ha imparato a gestire bene anche la doppia fase. L’Udinese, secondo quanto scrive la Gazzetta, è restia ad ascoltare le offerte, colpa anche di un mercato che si prospetta all’insegna della spending review per tutte. La richiesta base ammonta a circa 40 milioni, non trattabili.
Inoltre, la società dei Pozzo non accetta altre formule se non quella del trasferimento a titolo definitivo. Niente prestito con diritto, obbligo, niente pagherò. La cifra non è trattabile, anche perché i Pozzo non sono alla canna del gas e non hanno un bisogno eccessivo di vendere. L’unica cosa che potrebbe cambiare lo scenario è una decisa volontà del calciatore, che però non sembra disposto a fare la guerra all’Udinese.
De Paul ha fatto emozionare i tifosi del Napoli appena più di una settimana fa, con le sue parole per Maradona al Corriere dello Sport: “Non è stato possibile trattenere le lacrime. La mia generazione è nata con il mito delle sue vittorie. Una volta ho mangiato con lui perché avevamo un amico in comune. Gli ho regalato una mia maglia del Racing. Potete immaginare come ero emozionato. Maradona per gli argentini è la storia: è stato lui che ha fatto conoscere la nostra nazione nel mondo e il Paese gli deve tanto. Quando da bambino sognavo di diventare un calciatore, avevo l’obiettivo di emularlo. Lui è stato la dimostrazione che con la voglia e il carattere puoi fare tutto. Per onorare il 10 che portava Diego dovrò dare sempre il massimo. Fisicamente non lo vedremo più, ma resterà la nostra bandiera“. Poco dopo, in Lazio-Udinese, si è commosso nell’omaggio al Pibe de Oro.
Articolo modificato 23 Gen 2021 - 18:49