Sta per aprire la mostra dedicata a Maradona

La morte di Diego Armando Maradona ha profondamente segnato il cuore dei napoletani e di tutti gli amanti del bel calcio. Nei giorni appena successivi alla scomparsa del campione moltissimi tifosi sono andati a rendere omaggio intorno a quello che per molti anni si è chiamato Stadio San Paolo, offrendo fiori, sciarpe, bandiere napoletane e argentine, candele e moltissimi altri cimeli dal profondissimo valore simbolico.

Naturalmente l’enorme quantità di oggetti che i tifosi avevano radunato intorno al San Paolo, che si era trasformato in un vero e proprio altare votivo, non poteva essere abbandonata a se stessa e soprattutto alle intemperie. Gettare i ricordi e gli ex voto che i napoletani avevano offerto al proprio D10S non sarebbe stato nemmeno immaginabile: per questo motivo le autorità cittadine hanno dovuto trovare una soluzione per custodire e valorizzare il nuovo tesoro di Napoli.

L’assessore al turismo del Comune di Napoli Eleonora De Majo ha annunciato proprio in questi giorni che il Museo Filangieri ubicato in Via Duomo accoglierà i cimeli offerti in omaggio alla memoria di Diego Maradona, organizzando una mostra che sarà resa fruibile al pubblico, almeno teoricamente, a partire dal prossimo 15 Gennaio 2021 e a cui sarà dato il titolo di Sinfonia di una Felicità.

La mostra è solo una delle iniziative con cui la città continuerà ad omaggiare un vero e proprio simbolo della sua cultura. Tra queste, l’intitolazione dello Stadio San Paolo che, ha spiegato l’assessore, può essere considerata cosa già fatta.

Anche se nel cuore dei napoletani e nelle intenzioni delle autorità lo stadio porta già il nome del campione, si dovrà attendere mesi per rendere ufficiale il provvedimento. “L’inaugurazione dello Stadio Maradona avverrà quando si potrà accedere allo stadio: è impensabile immaginare un evento così emozionante con la struttura vuota” ha affermato la De Majo.

Quello offerto dalla città di Napoli non è l’unico omaggio in grande stile che è stato immaginato per il campione: in Argentina è stato proposto di stampare il volto del campione sulle banconote, anche se l’idea ha incontrato qualche difficoltà.

Anche se continuiamo a celebrare un campione del passato, però, il calcio ha il compito di guardare al futuro. È stato detto che con Maradona muore il vecchio modo di giocare, e non possiamo dire con assoluta certezza se questo sia vero o no. Quello che possiamo fare è augurarci che nessun altro giocatore come lui subisca un gioco così violento da parte degli avversari e che la tecnologia arrivi un giorno a proteggere le stelle del calcio di domani.

Oggi ci sono buone speranze che questo avvenga: “Nel 1982 la caviglia di Diego Maradona venne frantumata da un fallo avversario che lo costrinse a una lunga operazione – afferma Gabriella Amari di CERCOTECH – Oggi sono disponibili parastinchi intelligenti, in grado di monitorare costantemente le prestazioni e le condizioni fisiche di un giocatore tramite app, con alerts per evitare che si provochi infortuni anche gravi continuando a giocare su muscoli o ossa danneggiate anche in maniera impercettibile”.

Un esempio dell’affinamento tecnologico che non riguarda solo il rettangolo verde di gioco, ma va oltre l’evoluzione delle biotecnologie in ambito sportivo a beneficio della salute dei giocatori e dello spettacolo reso in campo.

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