Secondo quanto riportato dal Mattino, dalla riapertura degli istituti scolastici in Campania, con elementari e medie in prima battuta, e successivamente dal 25 gennaio al 1 febbraio delle superiori, l’incidenza di nuovi casi individuati positivi al tampone è cresciuta nella fascia di popolazione in età scolare. Lo stesso quotidiano preannuncia anche le disposizioni previste dalla Regione per contenere e fermare i contagi.
Il presidente De Luca assieme l’unità di crisi regionale, sta lavorando con l’ASL per una nuova ordinanza volta a chiudere le scuole, in linea con le indicazioni del TAR che già due volte ha ribattuto negativamente alle disposizioni del governatore.
L’idea di De Luca è quella di identificare “un meccanismo automatico di restrizioni sia delle attività sociali che scolastiche, che scatterebbe al superamento di valori limite dell’incidenza di infezioni per popolazione. Ciò attraverso l’uso di un algoritmo previsionale dell’epidemia applicato ai singoli territori o anche a singole scuole”.
Da identificare tra le altre variabili, c’è la valutazione della pericolosità dei trasporti e del numero di esercizi commerciali situati nelle immediate vicinanze delle scuole come bar, cornetterie e pub che vengono abitualmente frequentati dagli alunni di un determinato istituto. Per quanto riguarda i dati generali sulla situazione coronavirus, la Campania nell’ultima settimana è al secondo posto in Italia dopo il Trentino Alto Adige per numero di contagi per 100 mila abitanti, con picchi di incidenza registrati nella provincia di Napoli a est e nord del capoluogo. Inoltre, la Campania è la prima regione in Italia come numero di attualmente positivi al coronavirus, anche se comunque questo dato è mitigato dal fatto che vi è uno dei più bassi dati di impegno ospedaliero con molti meno posti di terapie intensiva occupati.