Ai microfoni di Radio Marte, nel corso del programma Marte Sport Live, è intervenuto Enrico Fedele. L’ex procuratore sportivo ha risposto alle domande dei tifosi su alcune tematiche in casa Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Europa League? L’Europa League ti permette di guadagnare qualche cosina. Non credo che il Napoli abbia la squadra per vincere il trofeo assolutamente. La vittoria della Coppa Italia, ci metteva nelle condizioni di giocare questa seconda coppa importante ma noi eravamo settimi. La partecipazione all’Europa League è importante ma è molto più importante raggiungere il quarto posto.
Senza infortuni, il Napoli avrebbe lottato per lo scudetto? Un’analisi obiettiva, se non avessimo perso con il Sassuolo o pareggiato con il Torino, ti dico si. Il problema è che noi, tranne che con la Juventus, non abbiamo mai giocato belle partite con le squadre davanti a noi. Non sono amante della statistica ma il Napoli è il quarto attacco e la seconda difesa quindi più di questo non avrebbe potuto fare.
Gattuso? Gattuso doveva essere esonerato subito ed anche il presidente lo pensò dopo Verona. Se Sarri avesse detto di si, adesso Gattuso non sarebbe l’allenatore. A lui critico solo la comunicazione ed il fatto che è ancora un po’ giocatore. In oltre venti partite non siamo riusciti a capire come gioca il Napoli.
Il problema di fondo è il nucleo centrale, lasciamo le coppe, lasciamo le supercoppe, il Napoli ha un obiettivo per il futuro: prendere il quarto posto. Aggiungi i soldi che non entrano e ti rendi conto che il Napoli rischia il ridimensionamento.
Mertens in Belgio, si è scocciato dell’ambiente? No, il problema è di vecchia data. I giocatori stranieri vogliono farsi curare dai propri preparatori, da gente che conoscono da tanto. Lo può fare per contratto e quindi va in Belgio.
Centrocampo povero del regista? Si, in realtà la squadra soffre di uno stato confusionale. Nasce come un centrocampo a tre ma mancava il regista e non l’abbiamo preso. Demme non lo è, tatticamente è indisciplinato, ci vuole un metronomo, un giocatore che sa quando accelerare, quando chiudere, quando deve accompagnare la squadra nella fase offensiva. Così si è passato al 4231 giocando sul contropiede di un ragazzo che è tutto da scoprire, non si sa che roba è, ha grandi qualità ma onestamente spendere quei soldi per una scommessa è rischioso.
‘Prestazionista’ o ‘risultatista’? Io sono ‘risultatista’ però il risultato ti premia una volta. Quando fai un risultato e lo magnifichi serve a poco. Io sono per un gioco all’italiana, quando ho una cavallo da soma non posso addestrarlo per il galoppo. Il Napoli che ha vinto l’anno scorso si basava sulle ripartenze, quest’anno vuole impostare. Le migliori prestazioni le fa quando gioca di rimessa.
Giocatori della primavera? Il calcio Napoli non ha nessun giocatore della primavera che in questo momento può partecipare in prima squadra. Il settore giovanile è in crisi, ingiustificata, devono fare numero perciò non facciamoci illusioni.
Pirlo? Maestro di calcio giocato, c’è una grande parabola: sono pochi i grandi giocatori che sono stati grandi allenatori. I grandi calciatori minimizzano alcuni dettagli. La Juve soffre, dipende dal bambolotto e perciò bisogna aspettarlo. Certo è che con quella faccia da San Luigi non è mi da troppo entusiasmo (ride, ndr).
Il Milan sta crollando? Potrei essere d’accordo ma è una formazione giovane. In questo periodo ha giocato senza giocatori importanti. Speriamo che il Milan abbia un periodo calante e che il Napoli cresca”.
Articolo modificato 17 Feb 2021 - 14:42