Come da previsione l’assemblea di Lega che ha riunito la Serie A in videoconferenza non è stata decisiva per arrivare a sciogliere definitivamente il nodo diritti tv. L’assegnazione resta dunque in sospeso nonostante la grande maggioranza sia decisa ad accettare la proposta di Dazn. Ecco quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport:
“11 società (Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese) si sono espresse favorevolmente già nella votazione di ieri, le altre nove hanno preferito astenersi. Sono le stesse che non si erano presentate all’assemblea di metà febbraio: Roma, Bologna, Torino, Crotone, Genoa, Samp, Sassuolo, Benevento, Spezia”.
“Il motivo non sta nella contrarietà all’offerta (con 840 milioni batte nettamente quella da 750 di Sky) ma nella volontà di affrontare la questione tv contestualmente al tema fondi. In tredici sono per il sì all’ingresso dei private e della loro consistente disponibilità economica: 1,7 miliardi per il 10% delle quote della A. Contrarie Juve, Lazio, Inter, Napoli, Atalanta, Verona e Fiorentina. La maggioranza con cui si ottiene una delibera è di 14 su 20″.