A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana ed ex attaccante del Napoli.
“Ternana la squadra più forte? Lo siamo diventati durante il percorso, c’era tanta concorrenza. È stata molto utile la striscia di 11 vittorie consecutive che abbiamo fatto tra inizio e metà stagione. Abbiamo preso un margine di vantaggio importante, i ragazzi sono stati bravi e il margine è addirittura aumentato.
De Laurentiis? Non ci siamo sentiti. Penso che abbia altro a cui pensare perché è una persona impegnata. Gattuso? Con Gennaro mi legano 30 anni di amicizia, abbiamo iniziato da ragazzini insieme ed entrambi come calciatori ci siamo tolti grandi soddisfazioni. Come allenatore anche lui è partito dal basso e ha mangiato pane duro in Serie C e in Grecia. Ha lavorato bene con il Milan. Purtroppo da allenatori si rimane un po’ schiavi di quello che siamo stati come calciatori, quindi si pensa solo che sappia dare carattere invece non è solo questo, lui ha sempre preparato benissimo le partite e ha uno staff di livello. Però ripeto: noi ex calciatori recenti veniamo visti con la stessa immagine di prima.
Osimhen? Ovviamente bisogna dare tempo. È vero che il nostro campionato non è il più bello al mondo ma rimane tatticamente tra i più difficili, bisogna adattarsi. Ogni Nazione ormai ha una sua identità, quando arrivano i giovani dobbiamo aspettarli.
Qualche calciatore della Ternana pronto per la Serie A? Un paio di giocatori secondo me in prospettiva possono arrivarci, sono giovani ma hanno le qualità per farlo. Poi un conto è farla nel Napoli e uno nel Livorno. Però hanno le potenzialità per giocarci. Conoscendo il presidente resteranno perché non è uno che cerca plusvalenze, ha un approccio molto entusiasta e aggressivo, cerca di creare uno zoccolo duro che possa durare nel tempo.
Allenare il Livorno o il Napoli? Il Livorno l’ho già allenato. Conoscete il mio affetto per Napoli: magari in un futuro prossimo sarebbe una bellissima cosa. Non credo di essere l’unico aspirante per quella panchina, credo sia molto ambita. Forse tra qualche decennio!
Urlo di Napoli-Lazio 4-3? Ho ancora i capelli spettinati. Credo che per me e come sono fatto io che la gavetta sia un percorso naturale e obbligato. Mi va bene un passettino alla volta conquistarmi le categorie”.