Jorginho e i ricordi bui: “A Verona dai monaci dormivamo in sei in stanza, volevo mollare tutto”

Jorginho, attuale centrocampista del Chelsea ed ex regista del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Daily Mail, nella quale racconta le tappe fondamentali che hanno fatto sì che la sua carriera calcistica spiccasse il volo. Di seguito le sue parole:

“Diventando un calciatore professionista in Brasile sarei stato felice, andare a giocare in un Europa era un sogno che vedevo lontanissimo. Sono stato lì per due anni ed è stato il momento più duro. Però vedevo che alcuni giocatori andavano in Italia ed ho pensato che fosse un’opportunità. Il posto non era certo dei migliori, alcune volte dovevamo mangiare le stesse cose per 3 giorni di fila e in inverno non avevamo l’acqua calda per le docce. Mia madre un giorno voleva riportarmi a casa ma le dissi che non sarei andato via per un bagno non pulito”.

L’arrivo a Verona: “All’inizio alloggiavamo in un monastero, ci davano 20 euro a settimane e dormivamo in 6 nella stessa stanzetta. Ho dei bei ricordi però di quel periodo e le persone ci trattavano in modo straordinario anche se a un certo punto avrei voluto mollare. Mia madre fu fondamentale perché mi disse di stringere i denti anche perché mi stavo già allenando con la prima squadra”.

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