Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni a proposito della Superlega da Montreaux, sede del comitato UEFA. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Un fulmine a ciel sereno. C’era qualche avvisaglia, ma non ci aspettavamo una reazione così violenta. Voglio ringraziare chi sta costruendo un muro invalicabile, tutte le parti che amano il calcio”
Deluso dalle squadre italiane coinvolte?
“Io non sono deluso, capisco che ci siano momenti di difficoltà. Probabilmente dobbiamo un po’ ripartire le responsabilità, nel mio ruolo farò di tutto per far passare una linea di innovazione, anche sotto il profilo del controllo dei costi. Non è innovativo un progetto che ha apparentemente maggiori ricavi, se non hai sotto controllo i costi non c’è alcuna iniziativa che può giustificare questo progetto”.
Però ci sono tre squadre con oltre 70 Scudetti.
“Il nostro compito non è difendere gli Scudetti, ma i valori dello sport e rispettare il radicamento sul nostro territorio del valore e della competizione sportiva. Non possiamo offuscare tanti sacrifici, il calcio appartiene alla gente e ai tifosi, a tutti coloro che permettono di mantenere in piedi questo mondo. Pur riconoscendo l’importanza di questi importanti club”.