A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto ai microfoni il dirigente Umberto Gandini, rilasciando alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Arrivai a Roma nell’ultimo anno di Spalletti. Serie TV di Totti? Diversa dalla realtà. L’ho vista anche perché una parte di quella fiction l’ho vissuta, viene rappresentato più o meno Baldissoni ma l’ho vissuta anche io. La mia esperienza con Luciano è stata nell’anno che ha portato poi Totti a finire la carriera in quella giornata all’Olimpico che sarà uno dei ricordi che mi resteranno nella mente. Io e Pallotta cercammo di convincerlo a restare a Roma ma lui scelse di andare all’Inter. Mi ha colpito molto la sua meticolosità nel leggere le partite, un grandissimo professionista. Merita di ritornare in un grande palcoscenico al più presto. Ha iniziato la carriera dal basso, ha fatto le sue esperienza. Lui è un toscano quindi caratterialmente va considerato come tale ma dal punto di vista della professionalità e della preparazione è un condottiero, si espone nel proteggere e difendere la propria squadra.
Spalletti decise la stagione di Totti? Io come dicevo arrivai a settembre, cioè a giochi fatti e accordi presi. Quindi ho vissuto l’ultimo anno di convivenza, Totti sapeva di giocarsi l’ultimo anno ed era a disposizione. Non ci sono stati scontri o problemi grossi nella stagione vissuta però indubbiamente due grandi personaggi si sono lasciati. Champions League? Il fatto che l’Inter abbia già vinto può far staccare un po’ la spina e in alcune partite, come contro la Juve, può essere ancora giudice. Il Milan merita di andarci, l’Atalanta è un po’ avvantaggiata. Napoli, Juventus e con meno concretezza la Lazio possono giocarsela.
Scudetto all’Inter? Sono contento perché l’alternanza è fondamentale. La Juventus ha fatto un ciclo straordinario anche se in maniera strana, con il famoso gol di Muntari che al Milan facemmo fatica a digerire. Il Milan quest’anno ha fatto quanto poteva ma i due organici non sono paragonabili, ora bisogna tornare in Champions. Spero che però ci sia stimolo per la dirigenza milanista nell’impostare la squadra per lo Scudetto”.