Walter Mazzarri, ex allenatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista sulle pagine di France Football. Tra le altre cose, l’allenatore toscano ha parlato della sua esperienza in azzurro e del suo rapporto con Edinson Cavani. Di seguito quanto evidenziato:
“Il mio rapporto con Cavani? Sono veramente fiero della sua carriera. È un giocatore che mi ha dato tanto e che a mio avviso può ancora fare molto bene. Cavani è uno che lavora per la squadra: al di là delle sue doti tecniche e fisiche, la sua qualità principale è la leadership. Ha un carattere forte. Quando eravamo a Napoli dopo ogni allenamento restavamo insieme un’ora per lavorare sui movimenti e le cose che doveva fare. Ha lavorato tantissimo“.
“L’evoluzione del calcio? Il calcio europeo si è uniformato. Ci sono meno stereotipi per paese. Col Napoli facevamo girare il pallone per osservare il blocco avversario e farlo spostare. Non serve a nulla fare dieci passaggi di seguito in 18 metri senza avanzare. Quando si ha il pallone bisogna sapere leggere la partita e sapere quando andare a cercare l’avversario alto e quando aspettare”.
“Futuro? Non ho limiti geografici: posso andare dovunque. Ho solo bisogno di sapere che esiste un progetto e di avere stimoli. Dopo Torino ho preso una pausa per recuperare e ricaricare la batteria. Poi mi sono rimesso a studiare e a lavorare. Ho guardato altri campionati e studiato nuovi modi di giocare. È sempre un modo per continuare a migliorarsi”.