A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Enrico Fedele, ex dirigente:
“Cavani il miglior attaccante dell’era De Laurentiis? Penso di sì. Il Napoli va in Champions League? Già fatto. Il Napoli in questo momento è la squadra che gioca meglio, il Verona non ha grandi motivazioni. Poi dipende molto da paura e ansia. Juric? Non credo resterà a Verona. Agli allenatori non bastano più i risultati per rimanere su una panchina? Lo fece anche la Juventus con Conte. Per gestire una squadra bisogna capire come arrivare al risultato. Accadeva anche i miei tempi.
Se al posto di Gattuso ci fosse stato Conte, il Napoli avrebbe vinto lo Scudetto? Con i se non si va da nessuna parte. Gattuso a gennaio e febbraio non ha saputo adattare le caratteristiche dei giocatori alla squadra. Voto alla stagione del Napoli? Per l’organico e per quello che stiamo vedendo un 6 o 7. Se non ci fosse stata confusione dentro e fuori…Però poi arriverebbero voti negativi per la Supercoppa Italiana, Coppa Italia e l’eliminazione dell’Europa League. Come dirigente io avevo piena facoltà di deliberare e stabilire, entro certi parametri economici. Gli alibi del Napoli sono credibili fino a un certo punto. Contro il Granada non avrei matto giocare Elmas terzino sinistro. Così come avrei scelto un portiere titolare.
Osimhen? Si vede un filmato di lui che palleggia con un bambino in mezzo alla strada ed è una bella cosa. A lui manca la coordinazione, fa le cose scoordinato per via della sua conformazione fisica che poi è tipica dei giocatori di colore. Ma ha qualcosa che non hanno gli altri attaccanti: il coraggio, l’entusiasmo, la voglia di arrivare. A volte eccede ma fa parte del suo carattere. Morfologicamente è un giocatore un po’ brutto a vedersi, quindi in un campionato in cui la coordinazione è importante deve migliorare. Dovrebbe avere un talento innato per gestire l’attrezzo con fantasia e senso di grazia”.