Dopo le parole pronunciate da Andrea Agnelli sulla Superlega nella giornata di ieri, durante la conferenza stampa di addio alla Juventus del suo ds Fabio Paratici, il presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin ha risposto. Il numero uno dell’organo calcistico europeo per antonomasia ha parlato a So Foot:
“Pensavo fossimo amici, ma mi ha mentito in faccia, convincendomi che non avevo nulla di cui preoccuparmi, e il giorno prima aveva già firmato tutti i documenti necessari per lanciare la nuova competizione. Non ho mai avuto grossi sospetti, anche perché quando una persona entra in ufficio dicendo «no, no, sono tutte stronzate», è difficile non credergli. Io divido i personaggi principali di questa iniziativa in tre categorie. Per primo metto Agnelli. È una cosa personale. Per me questa persona non esiste più“.
“Dodici miliardari hanno il diritto di privarci del nostro sport? I soldi comprano tutto? Il calcio è più di un semplice gioco – ha proseguito Ceferin, è parte integrante delle nostre nazioni, culture e società. Ecco perché la loro lettura della situazione era completamente sbagliata“.
“Dopo gli ho chiesto: «Come avete fatto a non capire che stavate camminando nella merda?» Voglio dire, con tutti i loro consiglieri, tutti i soldi che questi club possono raccogliere. Infine, penso che sia una buona cosa che sia successo tutto questo, perché la minaccia che aleggiava nell’aria è scomparsa e ora sarà più facile parlare di meccanismi di solidarietà con questi club“.
“Abbiamo avuto una dura lotta, sono state 48 ore pazze, ma ora è chiaro: non ci riproveranno. Per i prossimi 10-15 anni stiamo tranquilli. Poi, non si sa mai. Ma a quel punto io non sarò più nel calcio“, ha infine concluso il presidente dell’UEFA.