Salvatore Bagni, ex calciatore e dirigente sportivo, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” . Ecco quanto evidenziato:
“Eriksen? Immagini forti. Quando ero al mio primo anno di calciatore, durante Perugia-Juventus, vissi una situazione simile. C’era una pioggia torrenziale, si calciava di punta. Poi è successo che abbiamo visto accasciarsi Renato Curi. Abbiamo capito la gravità della situazione ma non è stato come l’altro giorno, eravamo meno preparati. Sono arrivati dottori, massaggiatori, non pensavamo che poi rientrando nello spogliatoio ci dessero la tristissima notizia. Noi continuammo a giocare quella partita che era inutile, oltre lo 0-0 non si poteva giocare. Mai sospesa una partita in vita mia, anche a Milano con i nebbioni. Quando portarono Curi fuori non era cosciente, pensavo che fosse svenuto e basta. Poi negli anni a venire sono accadute altre situazioni. Tutto è casuale: lui non doveva giocare, gli diedero un antidolorifico per farlo stare in campo. La domenica dopo giocammo a Napoli e segnai il mio primo gol, anche se perdemmo 3-2, 3-0 il primo tempo con tripletta di Savoldi. Non c’eravamo con la testa.
Lavorare per il Napoli? Dopo aver suggerito tanti giocatori…Quando proposi Veretout che giocava in Francia e in Inghilterra mi sentii rispondere che non sapevo come collocarlo. Quindi sinceramente non propongo più niente, va bene così.
Allan è un giocatore, Veretout è un altro. Il secondo è più mezzala perché ha le due fasi, anche se Allan a Napoli ha fatto qualche gol. Si leggono tanti nomi, tra centrocampisti e trequartisti. Mi preoccupa Zielinski: perché un trequartista come Flemming viene contattato e poi si va sui centrali o sulle mezzali?
Sissoko e Basic andrebbero bene ma sono ruoli diversi. Camara? Più forte e più tecnico di Bakayoko. Nandez mi piace ma noi gli esterni li abbiamo e non giochiamo 3-5-2, l’unica cosa che non ci mancano sono gli esterni.
Nazionale? Ho avuto la stessa impressione delle ultime 10 partite: una squadra sicura dei propri mezzi, che ha qualità e gioco di squadra, forza fisica e tecnica. Per me, insieme alla Francia, è la favorita per gli Europei“.