Il pareggio di Napoli-Hellas Verona per 1-1 all’ultima di campionato non è andato giù a molti tifosi napoletani per ciò che ha comportato, in primis la mancata qualificazione alla prossima Champions League. Si è creato un accanimento generale intorno al match, in particolare perché ci si aspettava una parola dai protagonisti azzurri per spiegare quanto avvenuto durante i sei mesi di silenzio stampa. Invece, il silenzio stampa dura ancora e la tifoseria continua a sentirsi sempre più lontana dalla società. Forse è proprio questo il problema maggiore, più che una singola partita.
Molti si aspettavano spiegazioni, in primis da Gattuso che ha poi lasciato Napoli nella notte. Il fatto è che fino a quando Gattuso sarà sotto contratto con il Napoli, ossia fino al 30 giugno, sempre per il suddetto silenzio stampa l’allenatore (ex nei fatti, non ancora sulla carta) non potrà parlare, perché Aurelio De Laurentiis glielo ha imposto dallo scorso inverno.
Intanto, quest’oggi La Gazzetta dello Sport, ha svelato un retroscena legato al post-partita proprio di quel Napoli-Hellas Verona: “Silenzi pesanti. Sono quelli imposti dal presidente del Napoli e che fino al 30 giugno obbligano il tecnico al silenzio stampa, in quanto tesserato del club di De Laurentiis. Perché Rino avrebbe voluto parlare dopo lo sconcertante pareggio col Verona, il 23 maggio, che ha fatto svanire l’obiettivo Champions per il Napoli. Ammettendo anche le proprie responsabilità per una squadra liquefatta in quella notte in modo incomprensibile per tutto l’ambiente, sconcertato anche da questo rumoroso silenzio”.
Articolo modificato 20 Giu 2021 - 16:59