Dal 22 giugno è in vendita il 45 giri “‘A mano ‘e D10S”, rivisitazione napoletana a firma del gruppo Foja del brano “La mano de Dios”. Nell’iniziativa è stato coinvolto anche Alejandro Romero, che ha scritto la canzone originale e che canta una strofa in argentino insieme a Dario Sansone, frontman dei Foja.
Come funziona l’iniziativa?
Il video della canzone, visibile al seguente link, è stato diretto da Michel Liguori con l’ausilio dello staff di Anartica Film. Alcune scene sono state girate all’interno di quello che è il tempio di Diego, l’ex stadio San Paolo ormai stadio Maradona. Il video, partendo da un contesto napoletano, abbraccia idealmente tutte le culture secondo il concetto che Maradona è un patrimonio dell’umanità.
Il ricavato sarà interamente destinato all’acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali, messi a disposizione dei ragazzi dell’Istituto penale minorile di Nisida. L’iniziativa si protrarrà fino a settembre, quando i Foja consegneranno personalmente il materiale acquistato all’istituto, rendendo noti tutti i dati dell’operazione all’insegna della massima trasparenza. Per ulteriori informazioni sull’iniziativa e per conoscere meglio i Foja, basta consultare il sito ufficiale https://www.fojaofficial.it/.
La finalità principale del progetto, sostenuto con forza ed entusiasmo anche dall’assessore allo Sport del Comune di Napoli Ciro Borriello, è promuovere iniziative di integrazione sociale per i ragazzi che hanno completato il loro percorso.
22 giugno 1986, il giorno in cui il Dio del calcio scese in terra
Se esiste un Dio del calcio, sicuramente il 22 giugno 1986 decise di scendere allo stadio “Azteca” di Città del Messico. Quel giorno si giocava Argentina-Inghilterra, quarto di finale del Mondiale intriso di significati non solo sportivi, ma soprattutto politici. Tra i due paesi infatti c’era grande astio dopo la questione delle isole Falkland, scoppiata in tutta la sua gravità nel 1982. La guerra per la conquista delle isole si risolse a favore del governo britannico, uno smacco che gli argentini non dimenticarono mai.
Ecco quindi che si presentò l’opportunità di vendicarsi degli odiati inglesi, ma stavolta il teatro dello scontro era un campo di gioco. Nel giro di pochi minuti, tra il 51’ ed il 54’, si verificarono due episodi destinati a rimanere per sempre nella storia del calcio: “la mano de Dios” ed il “goal del secolo”.
Fu proprio Diego a segnare il primo goal, un po’ di “cabeza” ed un po’ con la “mano de Dios” come rivelò lo stesso numero 10. Pochi minuti dopo Maradona si trasformò in un “aquilone cosmico”, come fu ribattezzato nella memorabile telecronaca di Victor Hugo Morales, superando di slancio qualsiasi giocatore inglese gli si parasse dinanzi per poi entrare fino in porta col pallone.
Il mito di Diego
Maradona purtroppo se n’è andato troppo presto il 25 novembre 2020, tradito da un cuore malandato a causa di una vita non certo irreprensibile.
La morte del Pibe de Oro ha gettato nella disperazione napoletani ed argentini, il cui amore però tiene ancora vivo il ricordo di Diego.
Maradona, nato poverissimo, è sempre stato molto sensibile nei confronti dei più deboli. È rimasta nella storia una partita giocata ad Acerra da Maradona, su un campo pieno di fango, per raccogliere i fondi da destinare ad un bambino malato.
L’iniziativa dei Foja va nella stessa direzione, con l’obiettivo di agevolare l’integrazione sociale dei ragazzi meno fortunati che hanno preso strade sbagliate, ma che sono ancora in tempo per rimettersi sulla retta via.