Aurelio De Laurentiis ha parlato oggi in conferenza stampa da Roma. Il presidente del Napoli ha così terminato il silenzio stampa del club. Tra le tante domande ricevute, una proprio sul silenzio stampa, sentiamo la risposta del numero uno del Napoli:
È stato un errore prolungare il silenzio stampa? Lei cerca un chiarimento su Napoli-Verona, non sarebbe stato opportuno mandare qualcuno a scusarsi?
“Con i tifosi mi posso scusare io, ma qualsiasi scusa dei giocatori o di capitano può sembrare una cosa voluta. Io dialogo con i tifosi, ci sono quelli che mi amano, altri che mi odiano, il tifoso ha sempre ragione, non ha interesse alla salvaguardia dei conti economici, vuole vincere e basta e non gli interessa niente, non c’è una logica societaria”.
“C’è anche chi a freddo poi ragiona. Il silenzio stampa è stata una panacea: i signori dei media, e noi siamo fino all’1 alla tv per evitare fregnacce, dove al di là del tavolo c’è un ex giocatore ed allenatore e nei confronti di un allenatore che è stato calciatore da poco c’è un ping pong che può far cadere nei trappoloni anche l’allenatore”.
“L’ex calciatore intervistatore vuole lo scoop e per evitare di rovinare un rapporto tra società ed allenatore si è messo il silenzio stampa. Ma io l’ho messo dopo aver sentito cose inappropriate, allora meglio mettere uno stop. Poi l’ultima partita che c’entra, siamo in silenzio stampa da 3 mesi e togli il tappo all’ultimo, io difendevo l’allenatore e voi l’avreste massacrato. Come mai erano spompati? Come mai ecc, invece si è provato ad essere coerenti, il tecnico ha fatto quello che poteva, negli allenamenti era altamente concentrato e dedicato…”.