Nell’incantevole location di Castello dei Conti ad Acerra, si è svolta la presentazione del libro “Mi manda Puzone“, ovvero il racconto della carriera, ma anche di un periodo difficile della sua vita, di Pietro Puzone, ex calciatore del Napoli che vinse lo scudetto nel 1987 con Diego Maradona. Tanti gli ospiti intervenuti all’evento, tra cui anche Diego Maradona Jr., che ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di SpazioNapoli. Ecco quanto evidenziato:
Il riscatto di Puzone
“Puzone sta finalmente bene, sono molto felice perché Pietro se lo merita. È un percorso difficile, complicato, ma lui ha vinto. Si celebrano spesso le sconfitte, oggi celebriamo una vittoria. Sono davvero contento per Pietro e la sua famiglia. Le indagini in corso dopo la morte di mio padre? Come figli, fratelli e parenti dico che andremo avanti finché tutti i responsabili pagheranno per ciò che hanno fatto.
Spalletti e la lotta scudetto
Spalletti al Napoli? Credo che De Laurentiis non potesse scegliere allenatore migliore. Tutti abbiamo avuto la suggestione sul ritorno di Sarri, anche chi ha detto di no in realtà l’ha avuto. Però è giusto dar spazio a Spalletti che è bravo, un allenatore che ha sempre centrato gli obiettivi che la società gli ha dato. Ha carattere, polso. Quello che serviva. Napoli e il Napoli non possono stare così tanto tempo lontano dalla Champions: la missione è proprio rientrare nell’Europa che conta, anche se da inguaribile sognatore mi auguro che il Napoli lotti sempre per lo scudetto. Ci sono squadre più forti e attrezzate, ma possiamo giocarcela. Speriamo non ce lo facciano giocare con la Juventus, altrimenti non ce lo fanno vincere… (ride, ndr).
l’Italia agli Europei
Italia-Belgio? È una gara molto difficile. Chiaro che con De Bruyne e Hazard è una squadra e senza ne è un’altra. Il Belgio è molto forte, bisogna pensare ad una partita alla volta. Inutile pensare a chi è già uscito, se l’Italia non pensa al Belgio, va fuori. Gli azzurri possono comunque arrivare fino in fondo, ma ci vuole fortuna, bravura e competenze, tutte qualità che l’Italia ha dimostrato di avere. Sfida Mertens-Insigne? Spero la vinca Insigne, ma se l’Italia dovesse andar fuori con un gol di Mertens andrebbe bene lo stesso.
Il gioco di Mancini ricorda quello di Sarri? Sicuramente c’è l’idea di non buttare la palla, fraseggiare, pressione alta, verticalizzare, tutti concetti che facevano parte anche del Napoli di Sarri. Però penso che ogni allenatore abbia le proprie idee e ogni squadra le proprie qualità, bisogna dire che Mancini ha fatto un ottimo lavoro perché finalmente l’Italia è tornata ad essere rispettata“.
A cura del nostro inviato Pasquale Giacometti