“L’Inghilterra giocherà in casa con sessantamila spettatori, nello stadio di Wembley: se fossimo stati su un campo neutro non avrei avuto dubbi sulla vittoria degli azzurri – queste le parole di Giuseppe Bisantis, giornalista cronista Radio Rai, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore – Speciale Europei” su 1 Station Radio -.
L’Italia ha fatto un grande Europeo, anche se contro la Spagna non abbiamo meritato. L’Inghilterra è in finale ma ha avuto un percorso più agevole; l’unica partita dura è stata quella contro la Germania che, però, era in fase calante. Sono stati molto fortunati a trovarsi dal lato del tabellone più semplice e che le ha consentito di giocare praticamente tutte le gare in casa, ma non c’è alcuna dietrologia. Domani arriveranno motivati perché, nonostante abbiano affrontato partite meno complesse delle nostre, vincere aiuta a vincere, dunque avranno il morale alle stelle.
Questo torneo ha evidenziato i limiti dell’aver scelto la formula itinerante: lo stesso presidente della Uefa, Ceferin, ha sottolineato che non è stata una buona scelta. Altra cosa che proprio non mi piace è la questione dei cinque cambi, che poi diventano sei in caso di supplementari. Questo favorisce le squadre più forti, con la panchina più lunga, ma mi sa di gara amichevole. A Wembley ricordiamo le due storiche vittorie, una con gol di Fabio Capello e l’altra grazie a Gianfranco Zola.
Rigori? Non sono solo una questione di fortuna, ma anche e soprattutto un fondamentale del calcio, su cui influisce anche l’aspetto psicologico del momento. L’uomo da temere? Si è svegliato Kane, ma con Chiellini e Bonucci non dovremmo avere problemi, così come accaduto con Lukaku. Sterling, forse, è un po’ più imprevedibile. Noi, invece, abbiamo un uomo in più che si chiama Jorginho.
Covid in Gran Bretagna? Lì non si usano più le mascherine, fanno i tamponi rapidi anche per i tifosi. C’è una grande diffusione della variante Delta, ma non sono aumentati né i ricoveri né i morti. Il Governo inglese non è folle: se ha deciso che era possibile aprire lo stadio e addirittura eliminare le restrizioni a stretto giro è perché ha avuto riscontri rassicuranti dal punto di vista pandemico”.