Fa discutere il caso Elseid Hysaj. L’ex terzino del Napoli non ha iniziato alla grande la sua avventura in biancoceleste. Infatti il terzino albanese ha intonato “Bella Ciao”, tipico canto partigiano, pubblicando sui social il video della performance. Risultato? Tifosi inferociti e striscioni contro il difensore. “Hysaj verme, la Lazio è fascista“: queste le parole dei tifosi.
Nel corso di Punto Nuovo Sport Show, a Radio Punto Nuovo, è intervenuto Riccardo Cucchi, giornalista romano e vicino al mondo della Lazio. Cucchi ha condannato i tifosi e difeso l’albanese. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione.
“Il mondo del calcio non può convivere con i fascismi, non può convivere con le violenze e le volgarità che spesso hanno accompagnato certi atteggiamenti. Nel calcio non c’è spazio per i fascisti. La Lazio non è fascista: quando si vuole confondere la Lazio con riferimenti fascisti si commettono delle incongruenze storiche.”
“Bisogna essere orgogliosi ad essere antifascisti. Si deve vergognare chi si dichiara fascista. Hysaj può cantare quello che vuole. La condanna è per quelli che non sono tifosi ma solo estremisti fascisti per quello che hanno detto”.
Di seguito, inoltre, il comunicato ufficiale della SS Lazio.
La Società Sportiva Lazio condanna fermamente il vergognoso striscione contro il calciatore Elseid Hysaj. Non è il primo episodio di questo tipo. Noi non saremo mai dalla parte di chi nega i valori dello sport. Siamo senza indugio invece dalla parte del nostro atleta e di tutti gli altri calciatori impegnati in queste settimane nel ritiro precampionato. Prendiamo nettamente le distanze da chi vuole strumentalizzare per fini politici questa vicenda che danneggia la squadra, tutti i tifosi laziali e la Società.
Non ci faremo intimidire da chi usa toni violenti ed aggressivi: per loro non c’è alcuno spazio nel nostro mondo che invece è ispirato ai sani valori sportivi della lealtà e della competizione, del rispetto reciproco e della convivenza civile ed indirizzato al superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico e razziale.