Da quando è arrivato a Napoli, Elif Elmas è riuscito a ritagliarsi solo un piccolo spazio in maglia azzurra, ma la sua tecnica e poliedricità possono essere molto utili alla causa di Spalletti, tanto da poter diventare un punto fermo della squadra e compiere il definitivo salto di qualità.
Questo post in breve
Il centrocampista macedone nasce a Skopje, in Turchia, nel 1999. Alla sola età di 16 anni esordisce nella massima serie macedone con la maglia del Rabotnički. Nella sua prima stagione da professionista ha giocato 11 partite e realizzato una rete. Viste le qualità passa al Fenerbahçe nel 2017 per 180 mila euro. La sua prima stagione non va molto bene, infatti totalizzerà solo 5 presenze. Al suo secondo anno diventa però titolare indiscusso e segna anche 4 reti in campionato.
Elmas è un centrocampista destrorso completo: gioca in tutti i ruoli del centrocampo anche se preferisce la trequarti. Ama infatti giocare dietro la punta e proporsi nelle azioni offensive grazie ai suoi abili inserimenti. Oltre ad avere un piede preciso nel passaggio a breve e lunga distanza, cerca molto non solo il compagno ma anche la porta: tenta spesso la conclusione in partita. Ma è anche un centrocampista box to box: con grinta anticipa l’avversario per recuperare il pallone. Però è anche vero che pende molte energie correndo per tutto il campo e questo può inficiare sulle sue qualità tecniche.
“Riesce a stare bene in più ruoli: gli chiedi quello che vuoi, lui codifica il ruolo e lo porta a casa. A volte non è un merito saper fare un po’ tutto, ma in questo caso abbiamo avanti qualcosa di eccezionale“.
Spalletti considera quindi Elmas un giocatore duttile ma importante per il suo Napoli. Ha davanti giocatori come Zielinski e Mertens, ma con impegno e dedizione può raggiungere alti livelli e scalare le gerarchie.
Elmas è centrocampista dalle grandi qualità che, se inserito nel giusto contesto, può offrire spettacolo e garanzia. È ancora molto giovane ma ha ampi margini di miglioramento: con un mister che crede in lui può trovare una posizione congeniale in campo e consequenzialmente costanza di prestazioni. Può migliorare anche fisicamente: mettendo su un po’ di massa muscolare diventerà per lui più semplice contrastare l’avversario e rubargli il pallone. La sua tecnica è elevata: ha un buon passaggio corto, ma se migliorasse anche quello lungo potrebbe diventare un ottimo regista offensivo.
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Erika Merolla
Articolo modificato 23 Lug 2021 - 15:44