Luciano Spalletti alle ore 15:00 ha tenuto la consueta conferenza stampa pre partita in vista di Napoli-Venezia. Di seguito quanto raccolto dalla nostra redazione.
“Che ruolo può avere il Napoli? Non mi convinceranno mai a non pretendere cose importanti dal Napoli. Si vedrà strada facendo la nostra ambizione ma si va sempre per ottenere il massimo contro chiunque“.
“Domani ci attende una gara difficile. L’anno scorso ho visto Empoli – Venezia e i veneti già mi impressionarono per il gioco e per l’organizzazione tattica di Zanetti”
“Cosa manca? Secondo me nulla, abbiamo avuto un’altra settimana per completare le cose da esercitare. Sappiamo la strada da percorrere e dove dobbiamo andare, mi aspetto di vedere solo la convinzione di cui ho già parlato. A noi non manca nulla e ti assicuro che essere noi è bellissimo. Si parte forte con l’intenzione di arrivare forti”.
“Mercato? Insigne? Sono arrivato a Napoli felice perché i nomi della rosa erano forti e vorrei tenerli tutti. Juan Jesus? Lo conosco bene, l’ho lasciato bene. Giuntoli l’ha portato a casa ed è una grande occasione, sa essere molto duttile, è un calciatore forte, veloce, integro. Del livello di persona che ho trovato qui, ho trovato persone stupende. Per cui l’hanno accolto nel migliore dei modi e lui ripagherà compagni e piazza“.
“Paura del mio ruolo? C’è da dire che ho trovato una piazza molto disponibile, ma voglio dire che essere con me significa essere con il Napoli. Voglio tutte le responsabilità possibili, perché è giusto che sia così. Ma ciò che riusciremo a fare dipende dai passi che riusciremo a fare: bisogna farli ordinati ed in linea, a partire da domani. Quella di Napoli è una sfida bella, tengo in considerazione le situazioni che ho davanti giornalmente: quelle del passato non posso toccarle, quelle del futuro non so se mi capiteranno… è così che io vivrò bene questo momento ed avrò soddisfazioni. Secondo me è la sfida più arrapante”.
“Cosa rispondo al coro “vogliamo vincere”? Hanno ragione, anche noi vogliamo vincere. Ed avere i tifosi vicino ci permetterà di guardare negli occhi la loro passione, e sarà naturale domandarci se stiamo dando il massimo oppure no per onorarli. Dobbiamo partire da questo: rispetto per i tifosi e per la loro passione. Ne abbiamo parlato anche coni calciatori, questa non è una piazza come le altre: dobbiamo avere la forza di sopportare gli occhi, le migliaia di occhi di chi guarda le prestazioni del Napoli. Con pubblico o senza pubblico, avremo sempre questa pressione: noi dobbiamo essere al livello di questa pressione. Se non si vuole vivere questa pressione bisogna andar via da Napoli. Ma noi vogliamo prenderci TUTTE le soddisfazioni”.
“Cosa mi è piaciuto? L’adattamento dei moduli, la costruzione a 3, la duttilità della rosa. Nel Napoli ci sono persone di livello sia sportivo che umano. Bisogna adattarsi, farsi capire, capire la disponibilità è importantissima. Aggiungo anche persone come Tommy e Paolo, persone che vivono con noi e formano un gruppo compatto. La differenza la fa il comportamento regale di uno come Koulibaly, di uno che parla con tutti ed è semplice pur potendo permettersi di tutto. Lui è quello più umile, composto, normale, corretto”.
“Riusciremo a vincere? Questo è un carico pesante, vedremo se ci riusciremo. Lei ha visto il più grande di tutti e non è facile ripetere le sue gesta. Ma con tifosi, attaccamento a lavoro e alla maglia possiamo provarci fino in fondo. Tutti vogliono vincere e perciò bisogna non essere troppo esagerati nell’andare a chiedere subito il massimo; bisogna partire e poi vedere man mano”.
“Terzino sinistro? Noi siamo apposto così, abbiamo tanti laterali difensivi. Non ho mai fatto la classifica con le lamentele, a me non porta beneficio dire che mi manca qualcosa. Ad oggi non ci manca niente, ho il problema di scegliere chi sta fuori domani sera. Non mi manca nessuno in nessun ruolo: lamentarsi è la teoria degli sfigati. “Non ce la posso fare perché…”, in realtà lo scegli tu se lo dici”.
“Osimhen? Sa attaccare sia la profondità che gli esterni, e comunque quando si parla di lui bisogna ricordare tutto il parco attaccanti”.
“Insigne leader? Mi sembrerebbe strano che un ragazzo come Insigne che arriva sempre sorridente, voglioso di scherzare e di dare il massimo venga turbato dal mercato. Le incertezze sul lavoro non turbano coloro che sono nel mondo del calcio. Mi sembra assurdo che a questi livelli, che sono quelli che abbiamo sempre sognato, si venga turbati. La turbativa di cui parla lei viene schiacciata, controllata e calciata in porta da Lorenzo”.
“Come descrivere Napoli? Mi viene sempre in mente Pino Daniele. Napoli è davvero mille colori, mille emozioni, è tutto speciale. Qui sono andato a cena, mi sono sentito subito benissimo. Parole ai tifosi? Non c’è nulla da dire, dobbiamo solo portare entusiasmo e sogni che loro non possono andare ad esaudire. Vorrebbero essere noi, non lo sono, e noi dobbiamo farci carico dei loro sogni”.
Articolo modificato 22 Ago 2021 - 08:12