Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Canale21 a margine della vittoria del suo Napoli contro il Venezia. Un 2-0 che ha lasciato soddisfatto l’allenatore toscano: di seguito le sue parole.
“C’è sempre grande emozione quando si fa un lavoro di questo genere. Vengono coinvolte le emozioni di molte persone, anche quelle di chi non è allo stadio. Ci sono quaranta milioni di tifosi del Napoli in giro per il mondo, quindi abbiamo tutti quegli occhi addosso, non solo quelli presenti sugli spalti. Ci sono stati molti episodi in questa partita che in alcuni casi si verificano in molte più gare. Oggi siamo stati fortunati, perché questo match ci ha detto tante cose e così è più facile trasmetterle alla squadra.
Insigne sa dare una spinta importante al gruppo. Questa sera è stato fondamentale per noi, non si è scomposto dopo il primo rigore e ha trasformato il secondo, spingendo e coinvolgendo molto anche il pubblico. Con loro era come se la palla viaggiasse più velocemente.
Sull’espulsione di Osimhen l’arbitro è stato corretto con me, mi ha spiegato che cosa ha visto. Il ragazzo deve imparare a controllare le sue reazioni emotive: avrà sempre le mani dei difensori addosso, deve fare attenzione.
È una vita che faccio chilometri e che gonfio palloni, e che faccio chilometri dietro a palloni che ho gonfiato. Mi risulta facile emozionarmi mentre faccio questo lavoro, accadrà anche all’ultima partita. Il calcio è il cuore del mondo, è un qualcosa di straordinario che accomuna tutti. Come ho detto prima, gli occhi dei tifosi del Napoli ci guarderanno sempre, anche se non saranno a bordo campo. Indossiamo una maglia importante che va riempita di belle cose.
Oggi ci servirà da lezione. Non sono successe cose negative, ma solo situazioni di gioco che con il nostro atteggiamento propositivo dobbiamo andare a direzionare dove vogliamo noi. Abbiamo fatto molto bene, soprattutto nel secondo tempo in situazione di difficoltà. Non era facile, arrivati all’ora di gioco, continuare su certi ritmi: c’erano molti calciatori al rientro dagli Europei. C’è stata una grande maturità da cui bisogna trarre indizi importanti.