Per molto tempo il Napoli ha cercato di inseguire i sogni legati allo Scudetto, dopo averne vinti giusto due e nei lontani anni 1987 e 1990. Il Napoli degli ultimi anni ha lottato seriamente con questo obiettivo ed è arrivato vicinissimo al raggiungerlo, ma per farlo ha sempre snobbato le coppe europee, o almeno l’impressione è stata quella. Anche il giornalista Antonio Corbo, in un editoriale per La Repubblica, ha criticato quest’aspetto ma nota come con Spalletti la musica potrebbe essere cambiata:
“Il Napoli gioca stasera una partita che ha già vinto. Con se stesso. Con il suo acerbo provincialismo. Si convinse, e molti tifosi lo seguirono, che fuggendo dalle coppe europee poteva rivincere lo scudetto. Ci cascò il Napoli con Mazzarri, sempre arroccato nelle sue diffidenze. Divise la squadra in due scompartimenti. Come fosse un treno. I titolarissimi in prima classe, gli altri sperduti in una sala di attesa al buio“.
“Sembrava vantarsene Sarri, l’esteta dei 91 punti. Il suo triennio rimane mirabile. Ma lo aiutarono a sbagliare anche calciatori navigati. Erano sulla scena europea quando l’allenatore si dibatteva tra i dilettanti della Val d’Elsa. Reina fu il promotore del “Patto per lo scudetto”, che prevedeva la rinuncia alla Champions. Fu motivo di contrasto silenzioso prima, ma di rancore dopo, verso l’allenatore in fuga da Napoli“.