Il risveglio per un tifoso del Napoli, nella mattinata subito successiva alla sfida contro il Leicester, è un inno ai sentimenti contrastanti.
A mente lucida ci si rende conto di ciò che è stato fatto da mister Spalletti e i suoi azzurri, anzi, rossi.
Il Napoli si è imposto al King Power Stadium, bisogna sottolinearlo. Il gol di Osimhen, nei minuti finali, produce quella sensazione di gioia assoluta per aver riacciuffato una partita già proibitiva sulla carta, poi divenuta quasi impossibile trovandosi sotto di due gol, ma, dopo pochi istanti, si acquista determinazione e consapevolezza, che porta a pensare di meritare altro. Ci si rende conto che questi gol non sono frutto del caso, ma sono gol meritati, dettati da un grande Napoli, da un’ottima gestione della gara di Spalletti, e dalle magie di Victor Osimhen.
Per la prima volta da diverso tempo è scesa in campo una squadra matura. Il Leicester è partito forte, come è tipico di un inglese in casa, e ha sbloccato subito il match. La forza del Napoli è stata alzare la testa ed imporre il proprio gioco, in una bolgia di tifosi inglesi.
Spalletti non si è scomposto, per riequilibrare la rosa ha chiesto gli straordinari ad Insigne e Lozano. Il primo meglio del secondo, più nel centro dell’azione. Lozano ha impegnato Schmeichel su un colpo di testa pericolo, ma restano ancora un paio di punti interrogativi sulla sua condizione fisica, apparso molto indietro, sicuramente non aiutato da Malcuit alle sue spalle.
Prestazione d’oro di Anguissa, d’altronde in Inghilterra ha giocato, con il Fulham, e questi ritmi li sa gestire. Ottimo in fase di interdizione, ma, soprattutto, smentendo molti, ha dimostrato una buona tecnica, oltre che strapotere fisico, ripartendo palla al piede.
La difesa è fin troppo ballerina, tra tutti si salva Koulibaly. L’incubo dei tifosi juventini fa una partita diligente, facendosi trovare sempre nella corretta posizione difensiva. Peccato per l’imprecisione che porta al primo gol del Leicester, molto bravo a non pensarci e salire in cattedra minuto dopo minuto.
Osimhen merita un paragrafo a sé. Non era la sua miglior serata, sarebbero piovute altre critiche. Il nigeriano invece trova due reti fantascientifiche. Nella prima mostra tutte le sue doti tecniche unite a quelle atletiche, riuscendo a scavalcare il portierone danese con una prodezza. Nella seconda è andato letteralmente in cielo ad impattare quel pallone. Il Napoli deve tenersi stretto Victor Osimhen.
Infine bisogna focalizzarsi su Spalletti e i subentrati, Politano e Ounas su tutti. Il mister è riuscito a trasmettere tranquillità fino alla fine, per poi lasciarsi andare alla doppietta di Osimhen. Come da lui detto a fine partita, i cambi, essendo cinque, sono fondamentali, e saperli gestire può essere determinante.
Adam Ounas si conferma un chiaro fattore di questa squadra, l’impatto dell’algerino sulle gare, in questo inizio di stagione, è semplicemente devastante.
Il Napoli si è imposto al King Power Stadium, ripetiamolo, nel caso non fosse chiaro.
Simone Falasca
Articolo modificato 17 Set 2021 - 12:09