Insigne leader autorevole: il gesto che non è passato inosservato

Nonostante nella vittoria di Udine di ieri non abbia scritto il suo nome nel tabellino dei marcatori, il capitano Lorenzo Insigne è stato ancora una volta tra i migliori in campo. L’edizione odierna di Repubblica dedica un editoriale al numero 24 azzurro.

La guida del Napoli è il suo capitano, Lorenzo Insigne, con lo stile di un campione d’Europa, il carisma del leader riconosciuto, la classe che può esprimere senza smarrirsi nei lati oscuri del suo carattere spigoloso. È Insigne nella solare superiorità che egli stesso rimarca prima del raddoppio. Ha virtualmente segnato il primo che porta invece il nome di Osimhen piombato in rete solo per allungare, non correggere, il pallonetto arabesco del suo capitano. Tutto in due attimi. Anticipare il lento brasiliano Becao e disegnare una traiettoria telecomandata che sfugge al portiere Silvestri e al disperato Samir.

Ma è il secondo gol a sancire la maturità consapevole di Insigne: alza le braccia, le tiene alte come i campioni delle due ruote in rette solitarie. È il segnale di uno schema che sconvolge l’Udinese: largo per Fabiàn Ruiz a destra, sponda per l’inatteso Koulibaly a sinistra che rimette al centro. Rrahmani segna di testa lasciato solo al centro ed è come ringraziare Spalletti della fiducia”.

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