Non si dà pace Maurizio Sarri dopo la pesantissima sconfitta subita in trasferta a Bologna con il risultato di 3-0 dalla sua Lazio. Il tecnico biancocelesti nel post partita non ha smesso di criticare la scelta della Lega Serie A di far giocare il match alle 12:30 di domenica. Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore:
“Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista. Abbiamo trovato una squadra viva, reattiva, convinta, cattiva. Le seconde palle era tutte loro. È una partita da prendere in considerazione e capire perché siamo arrivati così ma da dimenticare anche velocemente”.
“È un discorso difficile da capire per chi non vive lo spogliatoio. Quando sei stanco, è stanco tutto l’ambiente: i magazzinieri, i fisioterapisti, lo staff medico. Questa stanchezza la attacchi anche a chi ha giocato meno, l’ambiente si scarica emotivamente. È un discorso di mentalità: per rimanere costantemente su certi livelli, serve un certo tipo di mentalità. La Lazio negli anni è sempre stata una squadra da alti e bassi. Vuol dire che è qualcosa che ci manca e che dobbiamo costruire. La partita di oggi non si può prendere in considerazione più di tanto. È un discorso che va migliorato ma quella di oggi non la terrei in considerazione”.
“Poche alternative? Qualche criticità c’è, però è giusto parlarne all’interno della sede. A inizio ottobre questo non può essere un problema enorme. Questa era una partita a rischio: siamo l’unica squadra in Europa ad aver giocato dopo 61 ore di quelle che hanno fatto l’Europa League. Ho detto ai giocatori prima della partita “Dobbiamo fare una lotta contro la Lega” ma questo non deve essere un alibi. Bisogna essere pronti dopo 60 ore. Potevo capire se si fa una partita gagliarda, brutta e persa perché nel finale era finita la benzina ma noi eravamo scarichi sin dall’inizio”.