Perché in Italia non accade mai? Per i razzisti a stento il Daspo, mentre in Inghilterra hanno arrestato un tifoso

Troppo spesso i casi di razzismo in Italia restano praticamente impuniti, questo ha contribuito da alimentarli. Solo negli ultimi tempi è stato possibile intravedere un minimo barlume di speranza, con il Daspo ricevuto da un tifoso della Juventus che ha insultato Mike Maignan prima di Juventus-Milan all’Allianz Stadium. Vale come la famosa luce in fondo a un tunnel che, però, tocca ancora finire di attraversare. E ci metteremo ancora un bel po’ a farlo.

Altrove sono già andati oltre, hanno fatto un piccolo passo, uno solo, decisivo ma importante. Un passo che addirittura può sembrare più lungo della gamba a qualcuno, incredibilmente, ed è forse da questo che ci accorgiamo che va radicalmente cambiata la mentalità, la visione del problema “razzismo” nel nostro Paese.

Romaine Sawyers insulti razzisti

Va citata ancora l’Inghilterra e vanno citati ancora i provvedimenti esemplari che la Premier League prende a scapito degli altri campionati. Pochi giorni fa, a fine settembre, un “tifoso” inglese è stato arrestato per aver rivolto insulti razzisti a Romaine Sawyers, calciatore di proprietà del West Bromwich Albion e oggi in prestito allo Stoke City, in occasione di West Brom-Manchester City 0-5, giocata il 26 gennaio 2021. Esatto, la stagione scorsa.

Simon Silwood, il “tifoso” 50enne in questione, dovrà scontare una pena detentiva di 8 settimane. “Accolgo con favore la sentenza detentiva emessa oggi a Simon Silwood e ora sono concentrato per lasciarmi questo incidente alle spalle. Gli abusi razziali nei confronti di chiunque, in qualsiasi circostanza, sono totalmente inaccettabili e spero che questo caso serva da deterrente per gli altri“, ha detto lo stesso Sawyers tramite un comunicato ufficiale del West Brom.

Fiorentina Napoli Koulibaly

Ora la domanda sorge spontanea: un provvedimento del genere potrà mai essere adottato anche in Italia? Se sì, quando verrà adottato? La risposta, al momento, non ci è dato saperla poiché non abbiamo mai attraversato un caso simile. Quasi a stento i protagonisti di queste bestialità ricevono il Daspo, a esser sinceri con noi stessi.

Perché? Perché in Italia questo non accade mai? Perché, probabilmente, non accadrà mai? Qualunque spiegazione logica vogliamo porci per sciogliere il dubbio prima ancora di ricevere una risposta, con buone probabilità, non basterà comunque a risolvere il problema. La luce in fondo al tunnel c’è, ma è ancora troppo fioca. Servono risposte concrete dal sistema, o il sistema dove viviamo noi, dove vivono Koulibaly, Anguissa, Osimhen, neri, bianchi, uomini, donne, tutti noi, non cambierà mai. Sii forte anche in queste sfide, Italia, non solo agli Europei o alle Olimpiadi.

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Lorenzo Gentile

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