Roberto Mancini, commissario tecnico della nazionale italiana campione d’Europa, è intervenuto al Festival dello Sport di Trento, ponendo l’attenzione sulla sconfitta contro la Spagna e rivelando alcuni retroscena riguardo la gloriosa spedizione azzurra dell’ultima estate. Ecco quanto evidenziato:
“Credo che l’atteggiamento non sia stato sbagliato, abbiamo sempre riconosciuto che la Spagna gioca benissimo tecnicamente, da oltre 20 anni, sono abituati più di noi. Sapevamo avrebbero avuto più possesso palla, ma il primo tempo poteva finire 1-1. Chiaramente l’espulsione ha condizionato il secondo tempo. Undici contro undici sarebbe stata un’altra partita. Nella ripresa poteva finire con una goleada per la Spagna, abbiamo concesso invece poco e siamo riusciti a fare un gol, sperando di farne un altro. Sarebbe stato molto difficile, è chiaro. Questa partita ci deve dare la forza e la consapevolezza che siamo una grande squadra. Non condivido con chi ha detto che non abbiamo messo impegno, non ci siamo messi ad attaccare”.
Nel corso degli europei ha garantito qualche minuto a tutti, solo Meret non è entrato. “Ci ho pensato, magari la finale se siamo 3-0 lo metto gli ultimi tre minuti (ride, ndr). Con il Galles avevo finito i cambi, non c’era più spazio. Ripagheremo in un’altra situazione. Ci è dispiaciuto, è chiaro. Era importante dare a tutti la possibilità di presenza all’Europeo”.