A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Amedeo Carboni, ex calciatore, fra le tante, di Roma e Sampdoria. Di seguito, le sue parole:
“Oggi mi occupo di ristrutturazione, ho fatto i migliori impianti della Spagna, tra cui il Wanda Metropolitano. In Italia, negli anni ’90, eravamo avanti dal punto di vista impiantistico, poi siamo rimasti fermi e praticamente tutta l’Europa ci ha superato. Perché i presidenti dei club italiani non riescono a fare gli stadi nuovi? Perché in Italia c’è troppa burocrazia, molto spesso non si possono toccare le tribune perché le ha disegnate un architetto famoso”.
“Italiane in Champions? Ho molta fiducia, credo che abbiano capito che in Europa si gioca in maniera differente. Per combattere contro rivali esteri bisogna essere meno tattici e più offensivi. Napoli? Un piacere vederlo giocare, sono contento che Spalletti si stia prendendo la sua rivincita dopo l’Inter. Ha una rosa importante a disposizione, e giocano insieme da un po’. Mourinho? Ha portato aria fresca ed entusiasmo in una piazza dove è facile esaltarsi. Entrambe le squadre vantano dei giovani dal futuro già scritto. Abraham o Osimhen? Prendo quello che ha fatto più gol, ovvero il nigeriano. Il ragazzo, se avrà voglia di migliorarsi, diventerà uno dei più forti al mondo, un vero top player. Dipende tutto da lui. Manolas? È una questione di testa: in passato ha dimostrato di essere un grandissimo calciatore, ora è in difficoltà, dunque sta facendo fatica a reagire mentalmente”.
“Sampdoria? Sta rendendo meno del valore della rosa, ma non credo sia colpa dei problemi societari, quelli ci sono ovunque, basti pensare all’Inter o alla Lazio, dove i calciatori non hanno percepito lo stipendio per diversi mesi. Ho vissuto una situazione societaria pesante quando ero a Valencia e posso dirvi che eravamo un gruppo talmente unito che non ci facevamo distrarre da nulla”.
Articolo modificato 20 Ott 2021 - 17:30