Kalidou Koulibaly e Luciano Spalletti presentano la sfida tra Napoli e Legia Varsavia – in programma domani sera alle 21 al Maradona – valida per la terza giornata del girone C di Europa League. Di seguito le parole del difensore senegalese:
“Il Legia merita di essere al primo posto nel girone, non è questione di fortuna. Domani dobbiamo vincere a tutti i costi: dovremo essere attenti a non concedere nulla e a fare gol il prima possibile. In caso contrario, non bisogna assolutamente perdere la testa ed essere pazienti.
Questo post in breve
“Dobbiamo ritrovare solidità”
Più gol subiti in campionato rispetto all’Europa League? Dobbiamo trovare soluzioni migliori in Europa, abbiamo già preso troppi gol. Non è una questione esclusivamente difensiva, ma riguarda tutta la squadra. Davanti abbiamo dei fenomeni che possono sbloccarla da un momento all’altro: se dietro ritroviamo la stessa solidità che abbiamo in campionato, prima o poi la partita si sblocca.
Comandante? Mi fa piacere che il mister mi chiami così, ma tutti siamo importanti. La cosa fondamentale è che diamo il 100% per il Napoli. Spalletti mi chiede sempre di motivare i compagni e di fare uno sforzo in più, cosa che ho fatto fin dall’inizio.
Ambiente sorridente? Quando vinci è normale che tutti siano più rilassati. Si vede, ad esempio, durante il torello ad inizio allenamento: tutti siamo sorridenti, ma questo non vuol dire che manchiamo di serietà.
“Questo è il mio Napoli più forte”
Se è il mio Napoli più forte? Sì, come ho già detto in passato questo è uno dei gruppi più forti in cui ho giocato. L’anno scorso gli infortuni ci hanno tolto qualcosa, ma quest’anno Spalletti ci ha detto che dobbiamo dimostrare di essere i migliori. Dirlo a parole non serve a niente, bisogna farlo vedere sul campo; dopo questo inizio di stagione poi, tutti vorranno vincere contro di noi. L’importante è rimanere coi piedi per terra.
K2 o 3K? A me non fa differenza, mi piacciono entrambi. L’importante, però, è che il Napoli dia sempre il massimo.
Italia maestra della tattica? Sì, avevo tanto bisogno di arrivare in Italia, la scuola della tattica. Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno permesso di migliorare ed essere il giocatore che sono oggi.
“Dopo Firenze non ho dormito”
Primi nel girone? L’importante è qualificarsi, sarebbe un gran peccato se il Napoli non andasse avanti in Europa. Primi o secondi non fa differenza, l’importante è passare il turno. Non è il caso di andare tanto in là e pensare alla Coppa d’Africa. Bisogna concentrarsi sul presente e fare del nostro meglio per vincere tutte le partite da qui alla sosta.
Se ho superato gli episodi di Firenze? Diciamo di sì. È stato fondamentale il supporto dei miei compagni e di tutte le persone che mi hanno scritto: mi ha fatto molto piacere. Mi dispiace per quanto è successo a quel ragazzo (ha ricevuto un Daspo di cinque anni, ndr), ma io non ho dormito per due notti.
Ad un certo punto ho pensato quasi che fosse stata, per qualche motivo, colpa mia. Mi piacerebbe incontrare quella persona per capire che cosa gli è passato per la testa in quel momento. Una cosa è certa: non smetterò mai di lottare per estirpare il razzismo dagli stadi“.